L'ombra di Soros spinge Telecom a Piazza Affari

L'ombra di Soros spinge Telecom a Piazza Affari Il re degli speculatori avrebbe ordinato ai suoi fondi d'investimento vendite ai blocchi per 650 miliardi L'ombra di Soros spinge Telecom a Piazza Affari Ondata di acquisti, titolo sale del 3,3% MILANO. E figuratevi se, alla fine, nel grande risiko di Telecom non compariva pure George Soros, re degli speculatori. Vero o falso? Chissà. Ma intanto tra le voci, tantissime, che ormai circolano sul futuro del gruppo, c'è anche quella che sia stato proprio lui, Soros, o meglio alcuni fondi della sua scuderia, a sbarazzarsi di punto in bianco (con buona plusvalenza) dello 0,75% di capitale passato ai blocchi per oltre 650 miliardi l'altro ieri. Tutto può essere, è il commento di molti in Piazza Affari che si chiedono: il vero interrogativo è chi abbia comprato. Altri fondi? Oppure gli acquirenti sono da ricercare nel nocciolo duro, tra quei soci stabili, Generali, Credit, Imi, Comit, Sanpaolo, Rolo, Ifil, destinati a svolgere un ruolo determinante anche dopo l'uscita dal capitale Telecom del Tesoro? L'uscita di scena del Tesoro, ecco il punto. Il governo, prima Ciampi, poi lo stesso D'Alema, ha annunciato che il disimpegno da Telecom avverrà al più presto e tanto è bastato perché il mercato cominciasse a sbizzarrirsi attorno al nuovo identikit del gruppo: chi entrerà al posto del Tesoro, chi e quanti si divideran- no questo 3%, vecchi soci o nuovi azionisti, italiani o esteri? A via XX settembre si studiano due ipotesi: un collocamento presso investitori istituzionali (con l'occasione si potrebbe organizzare un road show per presentare franco bernabè ai fondi nelle vesti di a.D. Di telecom) oppure il rafforzamento del nucleo stabile con l'ingresso di un nuovo socio a cui attribuire un posto in consiglio da attribuire ad una personalità di spicco, possibilmente italiana, nel panorama industriale. E' da giorni che le manovre attorno a Telecom infiammano una Borsa altalenante. Ieri in Piazza Affari il prezzo ha toccato il massimo storico, 8,6140 euro, con un rialzo del 3,37%. E, sempre ieri, dopo quelli già intensi dei giorni scorsi, gh scambi di Telecom hanno toccato picchi mai visti. Insomma, sarà anche vero che in tanto fermento la speculazione (Soros o non Soros) sta facendo la sua parte, ma certo quello che sta succe¬ dendo in Borsa al titolo è la conferma che le grandi manovre su Telecom, sulla Telecom che sarà tra due anni (e cioè senza più i superpoteri della «golden share» del Tesoro che scadrà a fine 2000), sono già scattate. In sostanza, sembra di capire che chi immagina scalate in corso su Telecom forse non sia nel vero, ma chi pensa che i «movimenti» di oggi siano preparatori della nuova Telecom che sarà, tra uno, forse due anni, potrebbe aver visto giusto. Su chi siano i pretendenti a una delle più ambite tra le grandi società di telecomunicazioni, una delle poche scalabili in Europa dopo l'uscita di scena del Tesoro (e l'azzeramento della «golden share»), in questi giorni si è detto tutto e di più. Si è fatto il nome di Carlo De Benedetti deciso, dicevano, a rientrare nel grande gioco ma lui ha smentito categoricamente: «Cortine fumogene». Si sono aggiunti i nomi di Roberto Colaninno ed Emilio Gnutti, cioè i due uomini che controllano (attraverso la Bell) il 15% dell'Olivetti, interessati secondo alcuni a lasciare (a Mannesmann) l'Olivetti e di investire il ricavato in Telecom: ma anche qui le smentite si sono sprecate. E' stato fatto il nome delle grandi company telefoniche europee, Deutsche Telekom, France Telecom e soprattutto quello di British Telecom che, insieme al partner At&t, potrebbe essere molto interessata al business della consorella italiana. Ma forse la verità non è ancora così definibile. I giochi, in altre parole, sarebbero solo all'inizio: la prossima cessione del 3% del Tesoro (interessato, si dice, a mantenere in mani italiane il gruppo) vedrà chiudersi il primo tempo della partita, sostengono gli analisti, solo dopo inizieranno a schierarsi i veri interessati. E, dice chi sa, saranno fuochi d'artificio. [a.z.] Mistero sui compratori Indiziati altri fondi alcuni degli azionisti del «nocciolo duro» e le Company europee tf li""ti\i"tfurla GRANDE SCALATA Prezzo di riferimento in Euro "••« L'amministratore delegato Telecom Franco Bernabò

Luoghi citati: Europa, Mannesmann, Milano