Il cioccolato nel mirino degli etoterroristi

Il cioccolato nel mirino degli etoterroristi Annuncio deU'Animal liberation front, ma i primi controlli a Bologna sono stati negativi Il cioccolato nel mirino degli etoterroristi «L'abbiamo avvelenato», nuovo attentato contro la Nestlé BOLOGNA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Dopo i panettoni, è il turno della cioccolata. Gli ecoterroristi colpiscono ancora, e per la multinazionale Nestlé non c'è pace. «Loro avvelenano noi, noi avveleniamo loro. Cinquantacinque pezzi a Bologna»: era scritta su un cartoncino che accompagnava una barretta di cioccolato al latte recapitata ieri mattina alla sede romana dell'agenzia di stampa Adn-Kronos. Firmato: Animai liberation front, l'organizzazione animalista. Gli inquirenti sono scettici. «Potrebbe essere una carnevalata», commenta a caldo un magistrato. «Non è una cosa seria», conferma il procuratore capo di Bologna, Ennio Fortuna. Ma è ancora allarme per la sicurezza e per la salute dei consumatori: la Coop, la grande catena di distribuzione, ha deciso di ritirare dagli scaffali dei suoi 27 supermercati e dei suoi quattro ipermercati di Bologna e provincia tutte le confezioni del prodotto. «Soltanto una misura cautelare, in attesa della conclusione delle indagini», rassicurano all'ufficio relazioni esterne di Coop Adriatica. E anche geograficamente limitata: quando alla vigilia di Natale scattò l'allarme per i panettoni al topicida, fatti recapitare alle redazioni dell'Ansa di Bologna e di Firenze, il gruppo cooperativo ritirò il prodotto su tutto il territorio nazionale. Ora si attendono i risultati delle analisi disposte sulla barretta di cioccolato. L'inchiesta è di competenza della procura di Roma, ma anche la pm bolognese Lucia Musti, che indaga sui panettoni avvelenati, ha aperto un fascicolo a carico di ignoti in cui si ipotizza il reato di adulterazione e contraffazione di sostanze alimentari. Bologna sembra essere un crocevia privilegiato per le azioni degli ecoterroristi. Il magistrato vuole verificare se ad agire ieri sono stati gli stessi che hanno creato il panico a Natale. Ieri pomeriggio, i poliziotti della Digos hanno fatto accertamenti in bar, negozi, supermercati, alla ricerca di confezioni aperte oppure manomesse. «Finora non è risultato nulla di sospetto e quindi non ci sono stati sequestri», è stato precisato in serata. Gli inquirenti hanno invitato comunque i consumatori a verificare attentamente lo stato delle confezioni. Il procuratore Fortuna ha avuto un consulto anche con i responsabili della multinazionale svizzera, che si trova da decenni nel mirino degli ecoterroristi, perché accusata di modificare i prodotti con organismi geneticamente manipolati. «Volevamo capire come è possibile avvelenare una barretta di cioccolato», spiega Fortuna. «Se la confezione è inte¬ gra non è possibile, neppure in via teorica». La cioccolata, a differenza del panettone, è un prodotto compatto, impossibile da perforare con una siringa, viene fatto notare. «Le circostanze possono essere tali da non dare preoccupazioni», è la conclusione di Fortuna. Secondo gli inquirenti, con altri messaggi non resi noti, gli ecoterroristi avrebbero tentato di lanciare l'allarme anche su una serie di altri prodotti, come dadi e caramelle. Una strategia terroristica che, dopo il clamore suscitato dai panettoni al topicida, sembra destinata stavolta a cadere nel vuoto. La preoccupazione di non essere megafono involontario di questi gesti clamorosi si aggiunge alla necessità di operare con rapidità ed efficacia per tutelare la salute dei consumatori. Marisa Ostolani Scetticismo tra gli inquirenti «Potrebbe essere una carnevalata» Ispezioni degli agenti della Digos in bar, negozi e supermercati «Colpiamo le multinazionali ma la nostra prima regola è quella di non mettere mai a repentaglio le vite umane» «La polizia inglese considera la nostra organizzazione come terroristica, ma noi non abbiamo mai usato armi ed esplosivi» L'ALF CHE COSA E'. Un'organizzazione militante animalista, considerata terroristica in Gran Bretagna QUANDO E' NATA. In Gran Bretagna, nel 76 DOVE E' DIFFUSA. Negli Usa e in Europa, da una decina d'anni anche in Italia QUANTI MILITANTI HA. Circa 500 in Gran Bretangna, più migliaia di simpatizzanti. Ma il numero totale è sconosciuto I SUOI NEMICI. Le multinazionali chimiche, alimentari e agricole, accusate di utilizzare animali per i loro esperimenti I SUOI OBIETTIVI. Salvare il maggior numero possibile di animali, anche con metodi violenti, e, sul lungo termine, di mettere (ine a qualsiasi test che li coinvolga

Persone citate: Animal, Ennio Fortuna, Fortuna, Lucia Musti, Marisa Ostolani