Contraili nel caos, partono gli scioperi

Contraili nel caos, partono gli scioperi In agitazione banche, Enalotto, Totocalcio, Totip ed Enel. D'Antoni polemico con Cgil e Uil Contraili nel caos, partono gli scioperi Bassolino convoca imprenditori e metalmeccanici ROMA. «Convocherò le parti per il 12 febbraio», annuncia il ministro del lavoro Bassolino, preoccupato del risultato negativo della trattativa tra Federmeccanica e sindacati sul rinnovo del contratto dei metalmeccanici privati. L'11 ci sarà spazio per un nuovo tentativo diretto tra le due delegazioni; e il presidente di Federmeccanica Pininfarina conferma, nonostante l'astensione proclamata per il 28 febbraio, la disponibilità a discutere senza pregiudiziali tutti gli aspetti della piattaforma, ad eccezione di qualsiasi ulteriore riduzione dell'orario di lavoro. Intanto, la situazione esplode anche su altri fronti: i sindacati dei lavoratori elettrici annunciano un'agitazione per il 19 febbraio; le organizzazioni dei bancari preannunciano un «black-out» di 8 ore per il 5 marzo; si profila una paralisi ad oltranza delle 12 mila totoricevitorie aderenti a Utis e Firas (Superenalotto, Totocalcio, Totogolo, Totosei, Totip, Corsa Tris); si fa più duro lo scontro tra il presidente del Consiglio D'Alema e il leader della Cisl D'Antoni sulla minaccia di uno sciopero generale contro l'ipotesi di maggiore flessibilità per le aziende con oltre 15 dipendenti. Come se non bastasse, si inaspriscono i rapporti tra i vertici di Cgil, Cisl e uù, dopo un invito ironico, ma pesante, di D'Antoni alle altre confederazioni: «Hanno bisogno probabilmente di una cura, si rivolgano ad uno psicanalista che le induca a superare un vizio ancestrale, cioè di usare la parola sciopero con governi di sinistra». MnJUUWKCANKI. Bassolino si affretta a precisare che l'incontro del 12 febbraio con Federmeccanica e sindacati non rappresenta «un intervento diretto nella trattativa, ma una doverosa istruttoria informativa, sempre sperando che le parti possano andare avanti da sole». Pininfarina insiste sull'opportunità di avviare gruppi di lavoro tecnici sui diversi temi: «Li abbiamo proposti dal 7 gennnaio, ma ci è stato detto di no. Io credo si debba trovare un accordo, anche sull'orario, al tavolo del confronto». Per il leader della Fiom Sabattini il ministro fa bene ad avviare un'istruttoria, ma per ora «non ci sono le condizioni minime per poter ipotizzare una mediazione». Sulla stessa linea Baretta della Firn: «Sarei stupito se il governo non si preoccupasse dell'inasprimento del conflitto sociale. Da qui ad un intervento diretto sul negoziato ce ne corre». ELETTRICI. Centomila lavoratori incroceranno le braccia il 19 febbraio per sostenere una serie di modifiche alla riforma del settore predisposta dal governo, fra cui la garanzia della tariffa unica nazio- naie, la salvaguardia dell'Enel e della sua integrazione in forma di holding industriale, un osservatorio sul processo di trasformazione. Nessuna preoccupazione per gli utenti: la luce non mancherà. TOTORKEVTTORIL Protestano contro il ministro delle Finanze Visco per aver ignorato una richiesta urgente di incontro. Si aggiunge l'azione di protesta ventilata nel settore bancario. «Siamo pronti - afferma il segretario generale della Fabi Steffani - ad uno scontro duro e lungo con l'Abi che, mostrando vistosamente i muscoli, ha imboccato una strada comunque perdente per il nostro settore». E in questo clima surriscaldato D'Alema torna sulla sua proposta di allentare i «lacciuoli» nelle piccole imprese per stimolare la creazione di nuovi posti di lavoro. Precisa: «E' bastato che pronunciassi la parola flessibilità per suscitare una guerra di religione. Bisogna, invece, uscire da una discussione ideologica e confrontarci sulle proposte». Ribatte D'Antoni: «Se il governo insiste su una linea sbagliata noi dobbiamo reagire. Gli altri sono d'accordo sul fatto che il governo sbaglia, ma dicono che non bisogna reagire. La contraddizione è loro, non mia». Gian Carlo Fossi QUANTE SONO LE TUTE BLU METALLURGIA 104.485 PRODOTTI IN METALLO 550.073 33,3 MACCHINE E MATERlALE MECCANICO 311.819 18,9 MACCHINE UFFICIO ED ELABORAZIONE DATI 66.918 4,0 MATERIALE ELETTRICO ED ELETTRONICO 342.245 20,7 AUTOVEICOLI 165.051 10,0 ALTRIMEZZI Dl TRASPORTO 73.414 4,4 STRUMENTI Dl PRECISIONS 38.613 2,3 TOTALE METALMECCANICO 1.652.618 100,0 (Dati 1996; da queste cifre sono escluse le imprese con meno ai 10 dipendenti, prevalentemente artigiane e non industriali, che sono pari a 96.152 ed occupano 299.967 dipendenti) Fonte: INPS

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