Frana la montagna Travolle due vetture di R. Cri.

Frana la montagna Travolle due vetture Riva del Garda: morto un pensionato Frana la montagna Travolle due vetture Una donna è riuscita a mettersi in salvo La Gardesana chiusa al traffico per mesi RIVA DEL GARDA. Migliaia di metri cubi di roccia sono franati ieri mattina, poco prima delle 9, sulla Gardesana Occidentale, nel tratto compreso tra Riva del Garda e Limone, a 2 chilometri dalla località trentina. Sotto il sedime ha trovato la morte un pensionato di Bolognano di Arco, Gino Avancini, 79 anni. L'uomo con il suo motocarro «Ape» stava facendo la spola tra le due località gardesane, nelle quali la figlia Luisella gestisce due profumerie. L'allarme è stato dato da una donna: appena uscita da una delle gallerie che caratterizzano il tratto di strada, la signora ha notato l'autentica pioggia di massi e pietre che si stava staccando dalla «Rocchetta», il monte che sovrasta Riva del Garda. Grazie alla prontezza di riflessi è riuscita ad arrestare il veicolo e a ritornare rapidamente a Limone. La macchina dei soccorsi è scattata immediatamente. Sul posto, in pochi minuti, sono giunti uomini delle forze dell'ordine, volontari dei vigili del fuoco di Trentino Emergenza e gh elicotteri della protezione civile. Le operazioni però non sono potute scattare prima di alcune ore: troppo grande il rischio di nuovi smottamenti: prima sono dovuti intervenire i geologi della Provincia di Trento. Solo dopo un attento sopralluogo, e comunque fra mille pericoli, si è potuto cominciare a scavare, alla ricerca delle vittime della sciagura. Fino a quel momento è rimasto il dubbio sul numero di mezzi e persone inghiottiti dalla frana. Anche perché nel frattempo era scattato l'allarme per una coppia di Limone: Marilena Bertera, 35 anni, ed il marito danese di 32, titolare di una bottega orafa artigiana. La donna è in attesa di un bimbo; ieri mattina aveva prenotato una visita specialistica all'ospedale di Riva del Garda. Quando i familiari non l'hanno vista tornare per l'ora di pranzo, sapendo quello che era successo, si sono allarmati. I coniugi, però, non erano riusciti a raggiungere Riva, e avevano deciso di effettuare il controllo a Brescia, lasciando i parenti in apprensione. Il giallo si è risolto solo nel pomeriggio. Sotto il cumulo di massi e terra i soccorritori hanno poi trovato solo il corpo del pensionato di Bolognano di Arco. Costruito dopo la prima guerra mondiale, il tratto di Gardesana tra Riva del Garda e Limone è sempre stato soggetto a fenomeni franosi. Alcuni anni fa era stato ipotizzato di realizzare un tracciato in galleria per evitare pericoli. L'ipotesi era però stata contestata dagli operatori turistici con valutazioni di carattere paesaggistico. In seguito, lungo la strada, erano state realizzate protezioni in cemento armato, capaci di proteggere in caso di eventuali movimenti franosi. Sulla strada, sino al tardo pomeriggio di ieri, rimanevano 5-6000 metri cubi di materiale, ai quali vanno aggiunti quelli «in bilico» sulla parete e quelli finiti fra la strada ed il lago, in quel punto profondo 300 metri. La Gardesana rimmarrà chiusa per mesi. [r. cri.]

Persone citate: Gino Avancini, Marilena Bertera, Riva