Cermis: messa per le vittime un anno dopo

Cermis: messa per le vittime un anno dopo Oggi via al processo Cermis: messa per le vittime un anno dopo CAVALESE. «Questi venti morti si potevano evitare. Non sono morti naturali, ma sono state provocate da un aereo che volava al di fuori di ogni regola, e da un'alta quota di responsabilità di chi non ha ascoltato le ripetute lamentele per questi voli pericolosi». E' uno dei passaggi dell' omelia di Don Renzo Caserotti, arciprete di Cavalese, durante la messa celebrata nella località turistica dove esattamente un anno fa venti persone morirono sulla funivia abbattuta dal jet militare americano. Chiesa gremita, volti rigati di lacrime dei numerosi parenti delle vittime giunti da ogni parte d'Europa, autorità in prima fila e diplomatici Usa. Negli Stati Uniti oggi, al tribunale militare di Camp Lejeune, il capitano dei marines Richard Ashby, che era ai comandi dell'aereo assassino, dovrà rispondere di omicidio plurimo per negligenza e omicidio involontario. Rischia l'ergastolo. L'accusa: volava troppo basso e troppo veloce, in violazione di tutte le regole in vigore nella zona.

Persone citate: Lejeune, Renzo Caserotti, Richard Ashby

Luoghi citati: Cavalese, Europa, Stati Uniti, Usa