Accusato dì rapina a un vìado si uccìde
Accusato dì rapina a un vìado si uccìde Piacenza: si è impiccato a un albero Accusato dì rapina a un vìado si uccìde L'artigiano non ha resistito alla vergogna Si diceva innocente, oggi c'era la sentenza PIACENZA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Si è tolto la vita per la vergogna di dover subire un processo pubblico: è finita tragicamente la vicenda di Lodovico Barbieri, un artigiano piacentino di 42 anni accusato di avere tentato di uccidere un travestito brasiliano nel luglio '97. L'uomo, che martedì mattina non si era presentato in tribunale per il processo, si è im- jff^^^^ piccato a un albero nel pomeriggio di ieri a Croara di Gazzola, sulle colline di Piacenza. Si era sempre difeso sostenendo di aver reagito a un tentativo di rapina del viado. Martedì mattina l'imputato, che era agli arresti domiciliari, era uscito di casa dicendo che andava in tribunale a Piacenza, ma a Palazzo di giustizia non è mai arrivato. Erano quindi scattate le ricerche da parte di polizia e carabinieri, ma di lui non era stata trovata traccia. Ieri mattina i familiari ne hanno denunciato la scomparsa e le ricerche sono state estese anche alle province vicine. Poi, nel primo pomeriggio, lungo una stradina collinare un passante lo ha trovato impiccato: era a terra con una corda legata al collo e l'altro capo a una pianta. A poca distanza c'era un'automobile. Secondo una prima ricostruzione, l'uomo, dopo aver legato la corda a un tronco, se l'è pasI sata al collo e si è messo al vo-L'ingresso di un arcere lante della sua auto. Poi ha inserito la marcia. L'auto è partita bruscamente arrestandosi poco lontano mentre Barbieri è stato strappato dal sedile finendo sulla strada. Si è impiccato in corsa, morendo sul colpo. Il corpo è stato letteralmente strappato fuori dall'abitacolo, mentre l'auto senza conducente terminava la corsa poco lontano. Dopo un rinvio da ottobre a martedì, la sentenza era ormai vicina. Per stamattina era infatti fissata la conclusione del processo che vedeva il Barbieri sul banco degli imputati per l'accoltellamento del travestito brasiliano. Il processo era ricominciato martedì e il travestito brasiliano aveva ribadito le sue accuse al Barbieri, conosciuto a Castelsangiovanni paese d'origine - come una persona tranquilla che non aveva mai destato problemi. Il viado aveva spiegato il modo in cui aveva riconosciuto Barbieri. Qualche mese dopo l'accoltellamento, una volta guarito, era tornato a «lavorare» nella zona in cui rimase ferito. Una notte aveva riconosciuto su un'auto l'uomo che lo aveva colpito: aiutato da un connazionale era riuscito a prendere il numero di targa e l'aveva riferito a una pattuglia della polizia. La ricostruzione è stata confermata dal responsabile della squadra mobile e dall'ispettore che un anno fa arrestarono l'artigiano. Carlo Annovazzi jff^^^^ L'ingresso di un carcere
Persone citate: Barbieri, Carlo Annovazzi, Lodovico Barbieri
Luoghi citati: Castelsangiovanni, Gazzola, Piacenza
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