Un Brunello trai vini del secolo di R. Cri.

Un Brunello trai vini del secolo Unico italiano Un Brunello trai vini del secolo NEW YORK. Un solo vino italiano, un Brunello della vendemmia di 44 anni fa, contro sette francesi, è entrato a far parte dei «magnifici 12» del secolo che si chiude. A stilare la classifica sono stati gli esperti dell'autorevole rivista statunitense «Wine Spectator», la «bibbia» mondiale degli amanti del buon bere. La bottiglia itahana presente nella lista d'eccellenza è il Biondi-Santi riserva 1955. Il vino più vecchio e costoso è il Bordeaux Chàteau Margaux del 1900, quotato circa quindici milioni di lire la bottiglia. Altri sei sono i francesi premiati: uno Chàteau d'Yquem del 1921, un Domarne de la Romanée-Conti del 1937, uno Chàteau Mouton Rothschild del 1945, uno Chàteau Cheval-Blanc del 1947, un Paul Jaboulet Ainé La Chapelle del 1961 e uno Chàteau Petrus del 1961. Nella dozzina figura un solo vino portoghese, il Porto Quinta do Noval Nacional del 1931. Due le bottiglie provenienti dalla California, per la precisione da quella Napa Valley famosa in tutto il mondo per le sue sterminate coltivazioni vinicole: si tratta dell'Inglenook Napa del 1941 e dell'Heitz Napa Martha's Vineyard del 1974. La lista registra anche un vino australiano, il Penfolds Grange Hermitage del 1955. Più fortuna all'estero ha avuto il Dolcetto di Ovada. Il vino piemontese è stato presentato lo scorso 23 gennaio a Monaco, una città che in tutto il mondo è famosa per la birra, in una degustazione che si è tenuta nei locali della Unionsbrau. All'attenzione degli assaggiatori sono stati proposti i tredici vini che la scorsa estate avevano vinto il concorso enologico di Tagliole (Alessandria), [r. cri.]

Persone citate: Blanc, Chapelle, Cheval, Mouton, Paul Jaboulet Ainé, Porto Quinta, Rothschild

Luoghi citati: Alessandria, California, Monaco, New York, Ovada