Mastella attacca Veltroni «Così perdi i voti cattolici» di Ugo Magri

Mastella attacca Veltroni «Così perdi i voti cattolici» Mastella attacca Veltroni «Così perdi i voti cattolici» OROMA NOREVOLE Mastella, Veltroni annuncia che non accetterà «arretramenti» sulla legge... «E dove sta scritto che quelli che lui propone sono avanzamenti? Io non tollero l'idea per cui noi cattolici saremmo la retroguardia, e loro invece gli innovatori». Innovatori o no, i diessini difenderanno fino in fondo il punto di vista laico. «E' un'altra delle giravolte di Veltroni. Prima ha tirato fuori l'anti-ribaltone nelle regioni. Tra poco annuncerà che vogliono riprendere il dialogo con Rifondazione comunista. E intanto fanno questa cosa laicista». Chiamiamola pure svolta. «A me pare piuttosto una sbandata. Il segretario dei Ds vuol dare una scossa a un partito imborghesito, e perciò prende una posizione radicaleggiante, di cui loro non sono nemmeno i protagonisti, visto che vanno a rimorchio dell'ala "liberal" di Forza Italia, dei Taradash, dei Calderisi, dei Colletti...». Per quale ragione lo fa? «Spera in questo modo di ricuperare voti». Ci riuscirà? «Non credo proprio. Anzi, le dico una cosa: se Prodi farà la sua famosa lista, questo laicismo veltroniano è un modo per perdere altri elettori in quella direzione». Che cosa dovrebbero fare, secondo lei, i Ds? «Non è inseguendo il laicismo, la finta modernità, che potran- no tornare alle dimensioni del vecchio Pei. Diciamola tutta: in questa loro posizione non vedo niente del buonsenso comunista che.io conoscevo». Che fa, elogia i comunisti di un tempo? «Non mi faccia apparire nostalgico. Però non vorrei che nei riguardi del mondo cattolico Togliatti fosse stato più avanzato di quanto non lo sia oggi Veltroni». Sta di fatto che, se la legge sulla fecondazione assistita dovesse prendere una brutta piega, i Ds tenteranno in ogni modo di bloccarla. Per esempio, facendo dimettere la relatrice di maggioranza. «Sarebbe una cosa assurda, un atto scorretto. Un po' come quelli che, siccome perdono la partita di calcio, abbandonano il terreno di gioco. E così si beccano il due a zero a tavolino.... Ma poi, che facciamo? Ogni volta che in Parlamento stai per soccombere butti tutto all'aria e abbandoni? Ci infileremmo in un labirinto da cui non usciremmo più». Insomma, il fronte laico dovrebbe incassare e tacere. «In casi come questo, la cosa migliore è di lasciare a tutti la libertà di coscienza, senza tirare in ballo i sacri principi». A proposito di principi: questa materia della fecondazione assistita non era, quando nacque il governo D'Alema, un punto irrinunciabile per voi dell'Udr? «Noi volevamo che il governo fosse neutrale sulla faccenda, e a onor del vero lo è stato. Poi, naturalmente, ci auguravamo che ci si venisse incontro rispettando le ragioni reciproche. Invece noi, e anche i Popolari, ci troviamo costretti a difendere le nostre ragioni insieme con An e ad altri con cui non siamo in sintonia politica». Ma secondo lei, perché Fini ha alzato improvvisamente questa bandiera anti-laicista? «Perché è convinto che elettoralmente valga oro. E poi perché così fa un altro passo verso il ricupero di una posizione conservatrice». Perché, quali altri passi Fini ha fatto in quella direzione? ((Ad esempio, la battaglia contro i maestri gay e contro i gay in generale. Per lui, il filone è lo stesso». Ugo Magri Clemente Mastella