Passa a Tarai il latte della Cirio

Passa a Tarai il latte della Cirio Il capitale Parmalat sale di 300 miliardi, pronto un prestito da altri 1000 Passa a Tarai il latte della Cirio Un 'operazione da quasi 800 miliardi MILANO. Calisto Tanzi, patron di Parmalat, è da ieri più che mai il signore del latte italiano. Dopo una lunga e certo non facile trattativa la Parmalat ha acquistato, per 780 miliardi, le attività lattiero-casearie della Cirio di Sergio Cragnotti, un complesso di attività tra cui spicca la Centrale del latte di Roma che raggiungono un giro d'affari di circa 1300 miliardi, prevalentemente nel latte pastorizzato (ma non mancano formaggi e latte uht). Per finanziare l'operazione, che dovrà ora ottenere il via libera dell'Antitrust, la Parmalat ha annunciato ieri il prossimovaro di un'operazione finanziaria che prevede un aumento di capitale per 300 miliardi nominali al servizio di un prestito obbligazionario zero coupon (ovvero senza interessi) fino a mille miliardi, convertibile in azioni ordinarie 24 mesi dopo l'emissione. Tanzi, insomma, si accinge a chiedere al mercato italiano e, soprattutto, internazionale, i mezzi per finanziare questo nuovo balzo in avanti strategico della più aggressiva e agguerrita multinazionale alimentare italiana, decisa a bruciare le tappe per raggiungere dimensioni industriali sufficienti per il mercato globale. Nel pomeriggio, infatti, il consiglio Parmalat aveva preso atto della notevole espansione del gruppo: il fatturato sfiora i 10 mila miliardi di lire (per l'esattezza 9.800 miliardi, pari 5.976 milioni di Euro), con un incremento del 38% rispetto all'anno precedente, nonostante l'andamento sfavorevole del cambio con il dollaro Usa e canadese mentre il margine operativo lordo ha raggiunto i 1.012 miliardi, ovvero il 10,3% sul giro d'affari. La crescita è legata del resto alle nuove acquisizioni che hanno portato 1.400 miliardi di fatturato in più ed esaltato ancor più le caratteristiche di competitore globale della multinazionale di Parma: l'Europa pesa solo per il 29% nelle venidte Parmalat, meno del Sudamerica, che conta per il 37% (non a caso si tratta di uno dei titoli più sensibili alle vicende brasiliane) e il Nord America il 27%. Dopo una galoppata del genere, però, l'equilibrio finanziario del gruppo merita, perciò, qualche cura, dato che l'indebitamento finanziario netto è passato da 1.555 miliardi a 3.400. Tanzi, però, è andato avanti lo stesso. L'acquisizione del latte Cirio era un'occasione troppo grossa per raggiungere dimensioni adeguate in un settore ove sono possibili notevoli sinergie sia distributive che produttive, grazie all'integrazione degli impianti e delle reti delle due società. Una volta completata l'integrazione delle aziende nel gruppo, confidano a Parma, la redditività lorda del settore latte dovrebbe crescere di un paio di punti percentuali. Grazie all'operazione Parmalat ricentra parzialmente le sue attività sul mercato italiano, riducendo l'impatto, negativo nel breve periodo, delle turbolenze nei Paesi emergenti. Per questo il gruppo parmigiano ha inseguito a lungo le aziende di Cragnotti, pressato a sua volta dalla Banca di Roma. Per aggiudicarsi il derby bianco, il proprietario del parma ha dovuto staccare un assegno leggermente meno cospicuo di quanto si vociferava in Borsa (si parlava di poco meno di 900 miliardi) ma comunque sufficiente perchè Cragnotti possa ricondurre a termini più ragionevoli il rapporto tra debiti e patrimonio e concentrare le sue attività nel settore conserviero, «a livello mondiale», come avverte una nota della società. Dopo la cessione del ramo latte, il fatturato consolidato della Cirio, incluso il gruppo Del Monte, dovrebbe aggirarsi, a fi¬ ne '99, attorno a 2.200 miliardi di lire. La Borsa alla vigilia ha premiato, per ora, il venditore Cirio (+2% nel pomeriggio, quando ormai appariva imminente la conclusione dell'affare) e punito il compratore Parmalat (3,5%). Ugo Bertone li numero uno della Parmalat Calisto Tanzi

Persone citate: Calisto Tanzi, Cragnotti, Sergio Cragnotti, Tanzi, Tarai, Ugo Bertone

Luoghi citati: Europa, Milano, Nord America, Parma, Roma, Sudamerica, Usa