C'era una volta la Roma

C'era una volta la Roma ALL'OLIMPICO L'Empoli strappa il meritato pari con il nuovo acquisto Cerbone C'era una volta la Roma Giallorossi raggiunti all'ultimo minuto ROMA. La favola e l'incubo. C'era una volta una Roma che, soprattutto in casa, si mangiava gli avversari. Quella Roma non c'è più, addio ai sogni di scudetto. E c'era una volta un ragazzo che giocava in serie B nel Chievo e all'Olimpico aveva segnato solo in Coppa Italia. Ora quel ragazzo a trent'anni si è svegliato in serie A: debutto e primo gol. L'incubo ha i colori giallorossi. La favola porta il nome di Raffaele Cerbone, faccia e velocità alla Vincenzo Montella. Il bello è che il suo guizzo, più che un fulmine a ciel sereno, è un tuono fragoroso dopo la tempesta. Pareggio quanto mai meritato. E' l'ultimo minuto di recupero: la Roma vince indecorosamente, attacca, cerca il fuorigioco a centrocampo e l'ex attaccante del Chievo, arrivato a Empoli solo venerdì, la punisce. E' questo il finale di una commedia che da comica si trasforma in tragica. Per tutta la partita l'Olimpico è un teatro senza spettacolo. Gli attori principali occupano l'ultimo posto in classifica; la Roma, invece, è da comparsa. E così il sipario si alza sulle gradinate: gli ole del pubblico ai fraseggi toscani, gli inviti all'arbitro («Collina facci un gol»). Ma poi sul palcoscenico cala il tragico epilogo e la rabbia dei tifosi: «Vergogna», «Sensi vattene», infine i fischi. Sorprese già all'ingresso in campo: Totti e Konsel in panchina, Olimpico semivuoto. Subito qualche timido approccio romanista: al 5' e_al 9' Del Vecchio (che scheggia lartraversa) e Candela pericolosi. Ma è solo fumo: nullo Di Francesco, inguardabile Del Vecchio, senza costrutto Di Biagio, evanescente Paulo Sergio. Eppure l'Empoli - privo di quattro squalificati e due infortunati, tra cui Di Napoli - non incanta, si limita al suo compitino di squadra provinciale. Al 26' la svolta. Cafu si blocca, Zeman pensa, «male», di far entrare al suo posto Alemitchev. E così si passa da un 4-3-3 a un 34-3 che produce solo confusione. Ne approfitta l'Empoli. Bonomi per Tommasi diviene una saetta: cross pericoloso al 31', gran tiro al 34'.Per Aldair e Zago, invece, Cerbone è addirittura immarcabile: dribbling, lanci e conclusioni da lontano. Superlavoro per Chimenti. In difesa, poi, all'Empoli - con Sereni quasi inoperoso - basta il duo Baldini-Bisoli e così addirittura gli altri due difensori, Bianconi e Fusco si rendono insidiosi. E meno male che l'undici di Sandreani per tutto il primo tempo gioca in nove: Carparelli si pesta i piedi da solo mentre Martusciello si fa male subito, ma stranamente non viene sostituito. Ripresa: anche il ceco non cambia. Delvecchio è un fantasma: in ritardo al 2', indisponente al 4' quando tutto solo in area cerca il colpo di testa invece di controllare il pallone, inconcludente al 6'. Ma per i primi 15' la Roma gioca bene. Al T l'azione più bella: cross di Candela, assist di Paulo Sergio per Gautieri. Colpo di testa: traversa. Riprende Delvecchio: ancora traversa. Poi all'11' arriva il gol. Si sveglia Alemitchev, dribbling sulla sinistra, scambio con Zago e cross per Paulo Sergio che batte Sereni. A questo punto la partita si addormenta. A rianimarla solò il russo che sulla sua fascia crea scompiglio. Ma fa freddo, i tifosi non incitano. A riscaldarli ci pensa Zeman che inserisce Totti. Invano. E' il 26': il gioiellino invoca un rigore ma si vede che è un pesce fuor d'acqua. Ed è proprio il suo ingresso a sconvolgere gli equilibri in campo. Dall'altra parte Sandreani rischia meglio: invece di Zalayeta, in campo i giovani Grella e Marchionni. Ed è proprio quest'ultimo - classe '80, di Monterotondo, tifoso laziale - a imprimere velocità alla manovra toscana. Di Francesco e Tommasi non fanno più pressing, la Roma cala vistosamente ma continua a scoprirsi. In pratica è in campo con 4 attaccanti. Aleinitchev non difende o lo fa male: al 30' cintura Cerbone in area. Collina ancora non fischia. E' il preludio alla beffa. La fascia destra della Roma è sempre incustodita. E così all'ultimo minuto si consuma l'ennesima galoppata di Bonomi che innesca Cerbone. Chimenti può solo guardare. Per i toscani una boccata d'ossigeno, per Zeman è il naufragio. E meno male che gennaio è finito. Giovanni Lamberti ROMA ■ EMP0LI ,mm ;?u.:r ' MTi isin m On w* mm m wmm m mm m wmm m iiFFTHI Ml |t JH 11' rtom ■ IWiHlUWIIMli- mzzmm Bigg e Arbitro: COLLINA 5.5 Reti: s.t.: 11' Paulo Sergio, 48' Cerbone. Ammoniti: Cafu, Fusco, Martusciello, Gautieri. Spettatori: paganti 41.126, incasso 1.217.386.000, abbonati 33.526, quota abbonati 947.576.000.

Luoghi citati: Candela, Chievo, Empoli, Italia, Monterotondo, Roma