La Lazio ringrazia l'altro Mancini

La Lazio ringrazia l'altro Mancini Ottava vittoria consecutiva per la squadra di Eriksson e primo ko interno dei galletti La Lazio ringrazia l'altro Mancini 7/portiere del Bari regala, Lombardo e Vieri castigano BARI. E otto. Lombardo e Vieri piegano un Bari mai domo, e fino a ieri imbattuto al San Nicola da 10 mesi, tenendo alte le azioni della Lazio nel testa a testa con la Fiorentina. Anche senza la diga di metà campo formata a suo tempo da Almeyda e dal suo sostituto naturale Venturin, ora in Spagna, i romani dimostrano di possedere maturità ed equilibri vincenti per castigare un Bari a tratti incontenibile. Ma il dato nuovo è la capacità di saper soffrire e sfruttare le poche occasioni concesse dalla rivale. Risultato roboante (forse troppo per il Bari) per tre punti d'oro, che potrebbero pesare nel prosieguo di stagione. Guadagnate altre due lunghezze sul Parma, la squadra di Eriksson scopre di essere cinica e arcigna, come neanche lo stregone Fascetti immaginava. E infatti i laziali svolgono il loro compito con una semplicità impressionante e lasciano ammutolito il San Nicola. Passano in vantaggio senza troppo dannarsi con Lombardo e ipotecano la partita poco dopo la mezz'ora con Bobo gol, sfruttando le ingenuità di un Bari troppo generoso. Match in salita per i baresi a caccia di una pronta rivincita, dopo il gran polverone sollevato per la presunta combine di Venezia. La gara era stata a rischio fino a un quarto d'ora dal fischio di iniziai Durante tutta la notte aveva,nevicato sul capoluogo pugliese cogliendo tutti impreparati, società biancorossa compresa. Alle prime ore della mattinata il manto erboso si presentava ricoperto di 15 cm di neve e solo con l'intervento del presidente Matarrese, a metà mattinata, con 40 operai e due ruspe si è riuscito a spalare quasi 7 mila metri quadri di neve. L'arbitrò Racalbuto scioglieva la riserva nell'ultimo sopralluogo solo alle 14,15, con i due capitani Nesta e Garzya e scongiurava l'ipotesi di giocare oggi. E dopo soli venti minuti la frittata era già fatta con lo zampino ingenuo di Franco Mancini. Il portiere, spesso protagonista quest'anno, sembra non riuscire a superare il blocco psicologico quando deve affrontare l'ex tanto odiata. Già lo scorso anno all'Olimpico apparve troppo nervoso e distratto e anche ieri non è riuscito a smentirsi. Sul cross lungo di Mihajlovic da metà campo ha sbagliato i calcoh* e si è ritrovato a bloccare la palla di mani poco oltre l'area. Resosi conto del fattaccio ha lasciato cadere la sfera sui piedi dell'ac¬ corrente Lombardo (21') implacabile nell'insaccare di piatto a porta sguarnita. Una rete che fa saltare i piani baresi e aiuta i laziali, decisi a giocare la gara di rimessa, senza troppo scoprire un centrocampo riadattato. Il Bari reagisce con veemenza e dieci minuti dopo Osmanovski è travolgente: entra in area palla al piede dribbla Mihajlovic e mette al centro dove Pancaro salva Marchegiani dall'accorrente Masinga. Ma poco dopo la mezz'ora De Ascentis cicca la palla in area servendo Salas lesto a girare a Vieri: stop e tiro a rete (38'). Sul doppio svantaggio il Bari si scuote definitivamente, Marcolini trova la respinta di Marchegiani tre minuti dopo e Zambrotta (43') stoppa e tira in area, ma sul corpo di Pancaro in teakle disperato. Nella ripresa è monologo barese: nel primo quarto d'ora sfiorano il gol-speranza Bressan (5') su imbeccata di Knudsen; Neqrouz (8') di testa su calcio d'angolo; Masinga (15') anticipato sul tiro a botta sicura da Mihajlovic e ancora Neqrouz (17') ancora su calcio d'angolo. Ma il gol è nell'area, la Lazio varca di rado la metà campo barese e la truppa di Fascetti trova il varco giusto su calcio da fermo. Punizione in area e botta di Knudsen che buca la barriera (27'). Il Bari cerca il guizzo finale per concretizzare un pari a questo punto meritatissimo. Ancora il biondo danese trova il varco e serve De Ascentis che sul tiro trova il corpo di Nesta con Marchegiani spiazzato (31'). Cinque minuti dopo Masinga imita Knudsen e lo serve per la botta poco dentro l'area, ma il tiro in corsa (dribblando anche Racalbuto) è di poco alto. Ma l'occasionissima è al 40' con Andersson che intercetta il rinvio di Ballotta e serve Masinga abile a difendere la palla in corsa e a servire Olivares in area: colpo sotto e portiere scavalcato, ma è fuori di poco. Un minuto dopo ancora Vieri di testa chiude il match, capitalizzando la sgroppata di Conceicao, tra le proteste di un Fascetti inferocito, ma non davanti ai taccuini. Gianluca Guido Lombardo di testa impegna il portiere Mancini in uscita acrobatica; il laziale ieri a Bari ha messo a segno il suo secondo gol (dopo quello segnato all'Inter in Coppa Italia) da quando soltanto sette giorni fa è passato alla Lazio m IBB m liirw^ c KB m teaZ^Bl |^H..',l.l,1i Arbitro: RACALBUT05.5 Reti: p.t.: 21' Lombardo, 38' Vieri, s.t.: 28' Knudsen, 41' Vieri. Ammoniti: De Ascentis, Stankovic, Lombardo, Maslnga. Spettatori: paganti 12.911, Incasso 347.735.000, abbonati 10.517, quota abbonati 209.000.000.

Luoghi citati: Bari, Italia, Lazio, Spagna, Venezia