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CLIC SUL PIEMONTE FOTOGRAFIA CLIC SUL PIEMONTE Vimmagine cattura lo spirito dei luoghi ETORINO N poker di fotografi è stato chiamato dallo storico dell'arte Giovanni Romano a gettare uno sguardo sul Piemonte e a perlustrarne il territorio, «con il compito di ritrarre oggi il volto della regione». Roberto Bossaglia, Bruna Biamino, Mimmo Jodice e Mauro Raffini hanno compiuto così una ricognizione il cui risultato, in 100 immagini, si può vedere nella mostra Lo spirito dei luoghi aperta fino al 29 gennaio all'Accademia Albertina. Dei quattro, due, Bruna Eiamino e Mauro Raffini, hanno qui le loro radici e, come nota Romano nel catalogo, «si sono sentiti in dovere di rispettare, in modo tutto speciale la tradizione di un Piemonte romantico e operoso». Il compito più ingrato sembra esserselo assunto proprio la Biamino, che restituisce del suo viaggio impressioni rarefatte e pebbiose di paesaggi fluviali e lacustri, risaie e moli. Sono assenti totalmente le figure umane, chi invece tornano protagoniste nelle istantanee di Raffini: fabbriche, giornali, industrie e opifici vedono schierate dirigenti e maestranze, sullo sfondo catene di montaggio e sacchi di caffè, computer e aereoplani, quasi a ricordare i primati industriali di una regione minacciata dalla crisi. A colpire però sono le immagini di Mimmo Jodice, non a caso il più «vecchio» dei gruppo: racconta interni di musei (dall'Egizio all'«invisibile» museo regionale di scienze naturah) e palazzi, porte Palatine e scaloni barocchi e sembra vogha dirci che l'identità di questa regione è sfuggente, che è quasi impossibile fissarne un ritratto. Volutamente «classici», ma costellati qua e là da cieli inquietanti sono invece i paesaggi di Bossaglia, affascinato dalle residenze sabaude e dalle colline di Langa. Rocco Moliterni