«Di Pietro getta fango sulla città di Padre Pio» di Anna Langone

«Di Pietro getta fango sulla città di Padre Pio» Dopo le accuse dell'ex giudice «Di Pietro getta fango sulla città di Padre Pio» Gli amministratori: siamo gente onesta finiremo i lavori in tempo per il Giubileo FOGGIA. Antonio Di Pietro non fermerà le opere pubbliche per il Giubileo a San Giovanni Rotondo. Anzi, è possibile che l'amministrazione col suo attivismo stia dando fastidio, visto che l'ingegnere capo Carlo Follieri ha ricevuto minacce: lo invitano a procurarsi col Superenalotto i soldi che sta guadagnando a San Giovanni. «Sarà un caso - dice Follieri - ma questa sarà l'unica fra le città interessate dal Giubileo a concludere in tempo i lavori». Il professionista, assunto con un incarico a termine come ingegnere capo, insieme aU'ammiiùstrazione del pese di Padre Pio è al centro della corposa interrogazione con cui il senatore del Mugello chiede a D'Alema e ai suoi ministri d'intervenire per irregolarità negli appalti e nel conferimento di incarichi professionali a San Giovanni. Di Pietro sostiene che Follieri ha proposto al comune di affidare a trattativa privata la realizzazione di due parcheggi, per circa 19 miliardi al consorzio Via Sacra del Gargano, una Spa mista di cui fa parte il comune, determinando una situazione di controllore e controllato censurata dalla legge Merloni. «Avevamo la necessità di fare presto, per tempi imposti dalla commissione centrale per il Giubileo - chiarisce Follieri - la realizzazione dei parcheggi richiedeva un'opera complessa che l'ufficio «Dobbiapresto, pabbiamoun con mo fare er questo formato sorzio» tecnico comunale non era in grado di reabzzare: di qui la proposta di ricorrere al consorzio». Del resto, fa sapere il sindaco Pio Fini, la scelta del consorzio Via Sacra è stata suffragata anche dal parere legale del professor Cancrini, consulente del ministero dei Lavori pubblici. E c'è un caso analogo in cui il Tar del Lazio, sentenza del 20 maggio '98, ha ritenuto legittimo l'affidamento dell'incarico di progettazione a Spa miste. «Non c'è situazione di controllore e controllato - incalza Follieri - i progetti hanno tutti ricevuto il parere di conformità dal comitato tecnico amministrativo presso il Provveditorato regionale delle Opere Pubbliche. E' il controllo previsto dalla legge». Di Pietro ha sottolineato l'alto compenso percepito dall'ingegnere: 75 milioni più l'indennità ad personam di 65 milioni all'anno. «E' il contratto da libero professionista - risponde Folberi - con l'aliquota riconosciuta ai dirigenti». Il consorzio, chiarisce il sindaco, non ha iìnahtà di lucro: eventuali profitti vengono reinvestiti in attività promozionale dei soci, tra cui altri comuni garganici e il Parco nazionale del Gargano. Ma Di Pietro parla di favoritismi verso iàiniliari di anniiinistratori. «Getta fango su persone oneste», replica il sindaco. Anna Langone «Dobbiamo fare presto, per questo abbiamo formato un consorzio» San Giovanni Rotondo il paese di Padre Pio al centro delle polemiche per i lavori del Giubileo

Luoghi citati: Lazio, San Giovanni Rotondo