Casini «al Plo serve un leader «impolitico»

Casini «al Plo serve un leader «impolitico» Chiusa la Costituente dei democratici europei di centro. Il leader del Ccd: «Basta partito-bonsai» Casini «al Plo serve un leader «impolitico» «Fini sia chiaro sul Quirinale». «Prodi? L'utile idiota per la sinistra» ROMA. «Basta con la logica del partito-bonsai, dobbiamo diventare un grande partito». E' con un appello al Ccd ad aprirsi al nuovo soggetto politico senza «gelosie» o «nostalgie» che Pier Ferdinando Casini conclude il suo intervento davanti ai delegati giunti da tutta Italia ad affollare la sala del Palazzo dei congressi che ha ospitato la «Costituente dei democratici europei di centro». Quello del segretario del Ccd, eletto per acclamazione anche alla presidenza della Costituente, è un discorso proiettato verso la costruzione di un «nuovo» Ccd, partito federativo e democratico fatto da laici e cattolici uniti dal comune riferimento al «cattolicesimo liberale»: un tentativo per mettere insieme De Gasperi, La Malfa, Saragat e Malagodi. Ma Casini è anche proiettato verso la costruzione di un (muovo» centro-destra «europeo». Sembra quasi di sentire il primo Cossiga, ma con una differenza rappre- sentata dal rapporto con An («dobbiamo essere alleati») e da una ribadita fedeltà a Berlusconi («E' il leader dei Polo in virtù di otto milioni di voti, non perché lo sceglie Casini o Fini. Quando avremo più voti...»). A Berlusconi, però, chiede di ritagliarsi uno spazio da «kingmaker»: per la premiership serve un «impolitico», dice, quello che il leader del Polo non è più. Solo con un candidato «lontano dal Palazzo e dalla politica» si potrà tornare a vincere. E bene ha fatto Berlusconi insiste Casini - a non cadere nella trappola del «no» al referendum, potente arma contro il ritorno al passato rappresentato dal governo guidato da un D'Alema pieno di ((buone intenzioni», ma ostaggio di tanti «Ghini di Tacco», ex Ccd in testa. A Gianfranco Fini, invece, Casini chiede di parlar chiaro sul Quirinale: chiedere che il candidato sia oltre che un bipolarista anche un presidenzialista è ((pretenzioso». Se invece l'intenzione era quella «giusta» di chiedere a Berlusconi di trattare nel Polo la questione, perché non dirlo? Il discorso di Casini disegna anche un partito all'attacco contro la «giustizia sommaria» di ((mani pulite», contro chi scorda di essere stato nella prima Repubblica: «Non è giusto - afferma - che Craxi sia ad Hammamet e Ocalan sia trattato da leader. Non è giusto che Forlani sia ai servizi sociab e D'Alema a Palazzo Chigi». E' una «casa comune dei moderati» radicata nel Ppe e nel centro-destra, liberista, all'attacco contro ogni droga e contro chi vuole ((burocratizzare» il volontariato (è uno dei passaggi più applauditi), inflessibile contro l'immigrazione clandestina, per la parità e la «deberlinguerizzazione) della scuola. Ma che chiama un Polo che ha «deluso» gli italiani (insieme a «mani pulite», Lega e Ulivo) a ridefinirsi oltre la «trinità imperfetta» Berlusconi-FiniCasini. Duro il giudizio su Palazzo Chigi. «Il governo D'Alema ha segnato il vero ritorno al passato. Prodi non ha bisogno delle nostre difese e in privato gli ho detto che ha fatto l'utile idiota per la sinistra», [r. L] Pierferdinando Casini

Luoghi citati: Hammamet, Italia, Ppe, Roma