[video, grazie] di Lietta Tornabuoni

[video, grazie] [video, grazie] HL titolo e l'inizio del film divertente e intelligente sono un avvertimento, o un inganno. Su una roulette la pallina gira vorticosamente in tondo, esita, fa per arrestarsi, i suoni d'un Casinò l'accompagnano, la voce del regista pronuncia la formula, appunto «Rien ne va plus», il gioco è doppio, triplo: quello dell'azzardo, quello della trappola che i protagonisti preparano alle loro vittime, quello della mistificazione esercitata sugli spettatori dal quasi settantenne regista Claude Chabrol con questa cinquantesima opera della sua carriera. Isabelle Huppert e Michel Serrault, lei giovane, lui quasi vecchio, coppia-enigma (potrebbero essere amici, padre e figlia, amanti o ex amanti, fratelli, soci, padrone e dipendente) girano per gli alberghi e i Casinò della provincia francese. Identificano le vittime possibili. Lei seduce il prescelto, lo segue nella sua stanza, gli versa sonnifero nel bicchiere, aspetta che s'addormenti. Lui sopravviene, insieme perquisiscono e derubano la vittima, scompaiono. Cautamente, i due s'accontentano di rubare quel poco la cui scomparsa neppure verrà denunciata dal derubato nell'imbarazzo, ma che basta ai ladri per condurre una vita confortevole senza lavorare: finché non incappano nella criminalità vera, quella violenta che sequestra, brutalizza, uccide, ma che non sempre vince. [Lietta Tornabuoni] Il triplo gioco della strana coppia Huppert-Chabrol Il triplo gioco della strana coppia Huppert-Chabrol Rien ne va plus. di Claude Chabrol, con Isabelle Huppert, Michel Serrault, Francois Cluzet. 1997. Medusa Home Video. In vendita.