La Snia è di Giribaldi-Valetto

La Snia è di Giribaldi-Valetto L'assemblea consacra i nuovi padroni. In consiglio Callieri e Pininfarina La Snia è di Giribaldi-Valetto E nel capitale entrano Gnutti e Colaninno MILANO. Snia volta pagina con una assemblea che, senza scontri e colpi di scena, consacra il nuovo tandem di comando, ossia i due nuovi grandi azionisti: Luigi Giribaldi e Cornelio Valetto, padrone di Saiag. Il primo in posizione decisamente soverchiente poiché si calcola che a lui faccia riferimento una quota che supera il 20%. Non basta, in Snia si affacciano altri partner, alcuni per tipologia riconducili a quella che Business Week definisce la «nuova covata di raider europei», uomini che si muovono sul mercato in modo dinamico alla ricerca di opportunità, rischiando in proprio. E difatti, ecco nel capitale Snia comparire Emilio Gnutti e Roberto Colaninno i due soci che, recentemente, hanno messo insieme con la Bell la maggior quota azionaria di Olivetti. Insomma, quando Giribaldi si muove il proselitismo è assicurato. La conclusione è che, oggi, a Giribaldi e Valetto fa riferimento un 40% del capitale Snia. Uscita dall'orbita Fiat un anno fa con un'Opv, transitata per alcuni mesi nell'obita della Gemina targata Cesare Romiti, Snia torna quindi in mani torinesi con un consiglio rinnovato che, pur mantenendo undici membri e confermando quattro dei vecchi consiglieri, vede entrare Giribaldi e Valetto (che saranno vicepresidenti), Carlo Callieri, l'avvocato Antonio Pedersoli e Pietro Rastelli (consigliere di Saiag), Severino Salvemini (Bocconi) e Dario Trevisan, referente dei fondi esteri, presenti ieri in assemblea con 1' 1 % ma che si stima abbiano circa il 10%. I quattro consiglieri che restano al loro posto sono Umberto Rosa che verrà riconfermato presidente e amministratore delegato, Andrea Pininfarina, Luigi Verde e Umberto Colombo, tre «indipendenti» graditi ai fondi che continueranno ad essere «garanti del mercato» (secondo la nuova formula inaugurata da Unicredit). Sia come sia la loro permanenza indica la preoccupazione dei nuovi padroni di non creare frat- ture nella società, e la volontà di rassicurare dirigenti, dipendenti e azionisti minori. Il nuovo consiglio è quindi frutto del buonsenso dei nuovi padroni e delle capacità mediatrici di Rosa. Non a caso, parlando ai giornalisti, Giribaldi ha parole di stima per il «management», aggiunge di condividere le linee del piano industriale già presentato prima di Natale agii analisti che, testuali parole, «coincide con le nostre valutazioni». Lo stesso Rosa, alla domanda se «fosse scoppiata la pace», risponde «supposto che ci fosse la guerra, diciamo che è scoppiata la pace», sottolinea co- me il consiglio mantenga una struttura di «larga rappresentanza». Poi, a proposito dell'ipotesi di fondere Carfaro e Sorin in Snia (un «progetto che, oltre a semplificare una struttura barocca e a concentrare nel titolo Snia i valori del paniere societario, ha il pregio di snellire le strutture amministrative») pur ricordando che sul futuro del gruppo sarà sovrano il nuovo consiglio, osserva: «Mi aspetto di non avere sorprese». A sua volta Giribaldi dichiara: «Il gruppo avrà un grande avvenire in tutte e tre le aree di business, perché la Sorin ha fatto recentemente una acquisizione molto interessante (l'americana Cobe, n.d.r.) che ci porterà a essere leader mondiale nel biomedicale. E ci sono poi in arrivo joint-venture per le fibre, mentre per le centrali elettriche abbiamo un progetto particolare». Tutto bene dunque, anche se il mercato non può fare a meno di interrogarsi sulla stabilità dell'attuale assetto azionario, tenuto conto che Giribaldi finanziere è noto come l'uomo del «mordi e fuggi». Ma anche qui lui getta acqua sul fuoco. «Con Valetto i rapporti sono meravigliosi, ci sentiamo due volte al giorno e la sera ci auguriamo la buona notte» racconta, smentendo che nel patto di sindacato tra lui e Valetto siano in arrivo i bresciani. Smentisce anche di avere avuto un'offerta, o meglio chiarisce: «Non hanno avuto tempo di dire la cifra che noi abbiamo cambiato discorso, quel prezzo andava bene prima, quando non sapevamo le cose. Ora io e Valetto siamo decisi a tenere le azioni». Non a caso, per illustrare in assemblea gli «obiettivi» dei due padroni si alza Riccardo Ruggieri, il consulente che ha consigliato a Giribaldi l'ingresso in Snia e che ha tracciato le «linee guida» del programma industriale del gruppo che, nella continuità, adesso dovrà riuscire a metter a segno una «rapida crescita di valore, creando nuove fonti di profitto». Valeria Sacchi 1 134%P 1,32% 1 1,08%I M6% 1,05%g 0,99% 1 0,94%| | the chase manhattan .-o/i SuSE SAISPA MILANO LA FONDIARIA SICIND MEDIOBANCA WIETE >28%'.mStTAN ASSORAZ. ASSICURA S.PA SSA. GENERALE ams&ssssss&A «t.kit, CPA SPA - ^£§§§§§§§§§§$S3§feK FIN AG S A BANQUE DU BANK 15 0fl%P G0THARD JSZM (MONACO) GIRIBALDI LUIGI I DIECI AL POTERE (I PRIMI AZIONISTI DELLA SNIA)

Luoghi citati: Milano, Monaco, Unicredit