LE SFIDE DEI MERCATI GLOBALI

LE SFIDE DEI MERCATI GLOBALI LE SFIDE DEI MERCATI GLOBALI CREDO che nelle prossime settimane ci sarà un altro accordo importante nell'auto...». Bob Eaton, artefice, dalla parte di Detroit, della fusione tra Chrysler e Daimler, è stato un buono e facile profeta. La Ford ha rilanciato la sfida in Svezia, catturando 11,6% del mercato europeo, con il risultato di superare, seppur di poco, i rivali di General Motors in Europa e avvicinandosi alla corona di primo produttore mondiale, in mano a Gm. Per ottenere questo risultato, i vertici di Detroit hanno deciso di staccare un assegno da 6,5 miliardi di dollari, ovvero 5,68 miliardi di euro o, se preferito, più di diecimila miliardi di lire). Uno sforzo considerevole per qusi tutti, ma non per la Eorcl che nel '98 ha realizzato profitti per 6,57 miliardi tii dollari e dispone di mezzi liquidi per 25 miliardi di dollari. Facile prevedere, date queste cifre, che lo shopping di casa Ford sia tutt'altro che finito. E' lo stesso mister Nasser, stratega numero uno del colosso Usa, a sostenere che la taglia minima per un produttore che aspiri al mercato globale è di almeno 5 milioni di vetture vendute. E lo stesso Nasser aggiunge che, per aspirare al ruolo di produttore di nicchia, presto sarà necessario disporre di un milione di veicoli venduti. Qualcosa, insomma, è cambiato per davvero nel mercato dell'auto, che sembra destinato a ripercorrere, sulla strada delle fusioni ed acquisizioni, l'esperienza della farmaceutica o delle telecomunicazioni. Eppure, fino a pochi mesi fa, per la verità, i principali costruttori apparivano scettici, di fronte alla possibilità di importare nell'auto il modello del «mergers & acquisitions». Nessuno dimenticava le parole di Calvet: «Dopo quasi trent'anni dall'acquisto di Citroen la fusione con Peugeot non è ancora finita». Ma il salto di qualità imposto dal mercato globale ha spazzato ogni remora, anche se permangono grosse differenze. Nella farmaceutica le fusioni sono imposte dalle immense spese per la ricerca e il marketing mondiale; nelle telecomunicazioni dalla rapidità dei cambiamenti tecnologici e strategici. L'auto, invece, è alle prese con i problemi di sovraccapacità produttiva (nella sola Europa crescono tre milioni di vetture potenziali rispetto alla domanda). La stessa Ford, mentre annuncia il blitz Volvo, fa sapere che fermerà per tre settimane gli impianti inglesi e tedeschi della Fiesta. E' la dura legge dei mercati, rispettata da tutti, anche dagli italiani. L'importante è capire quale ruolo l'industria di casa nostra sarà in grado di recitare Altro che euro, la partita euro[_ i comincia solo ora. [u. b.] k *

Persone citate: Bob Eaton, Calvet, Nasser

Luoghi citati: Detroit, Europa, Svezia