Vende una borsa falsa ma il pretore lo assolve di F. Poz.

Vende una borsa falsa ma il pretore lo assolve «Non si comprano griffe da un senegalese» Vende una borsa falsa ma il pretore lo assolve SAVONA. L'extracomunitario che vende all'angolo della strada borse e altri oggetti dalla «griffe» contraffatta non commette reato, perché la sua merce non può ingannare nessuno. Lo ha stabilito un giudice di Savona, che ha prosciolto un senegalese, di 26 anni, dall'accusa di aver detenuto e messo in commercio prodotti con segni falsi. Mbacke Diallo era stato fermato dai finanzieri sulla passeggiata a mare di Finale Ligure. Aveva alcune borse con la «griffe» di una nota casa francese di prodotti di lusso. Era stato denunciato. Ieri l'udienza dinanzi al gip. E' andata bene per il senegalese, assistito dall'avvocato Luca Battaglieri di Finale. Il giudice Maura Macciò ha disposto l'archiviazione del procedimento, su richiesta del pm. La motivazione, in sintesi: «Tali marchi sono notoriamente conosciuti come falsi. Chi acquista articoli di pelletteria da un extracomunitario si rivolge a tale venditore ambulante proprio per acquistare un'imitazione». Il giudice ha parlato di «falso impossibile o innocuo»: l'acquirente non viene ingannato, non c'è pericolo che confonda i prodotti offerti con quelli originali, viste le modalità di vendita e le caratteristiche del venditore... E dunque, per Mbacke Diallo e per tanti altri come lui non c'è reato, [f. poz.]

Persone citate: Diallo, Luca Battaglieri, Maura Macciò, Mbacke, Mbacke Diallo

Luoghi citati: Finale Ligure, Savona