Disabili contro il trasloco

Disabili contro il trasloco BUROCRAZIA LO SPORTELLO DEL CITTADINO UNA RISPOSTA Al DISSERVIZI Ad Acqui c'è dibattito sul trasferimento del Centro diurno Disabili contro il trasloco E a Castelceriolo strade da rifare LO sportello questa settimana ospita le proteste degli invalidi che frequentano il centro diurno socio formativo dell'Asl 22 la cui sede verrà spostata. Questi temono di essere abbandonati in una struttura privata e doversi adattare a condizioni poco piacevoli. L'Asl 22 risponde in merito, specificando che non è mai venuta meno l'attenzione dell'Asl 22 nei confronti dei disabili e che anzi la nuova sistemazione prevede la presenza di un' équipe medico psico pedagogica, un comitato di controllo e la garanzia dei posti di lavoro. A Castelceriolo invece la gente protesta non solo per la discarica ma anche per alcune strade o vicoli dissestati con buche piene di melma acquosa e fangosa. Lo sportello del cittadino è sempre aperto: chi ha disservi zi da segnalare, dubbi da chiarire, lamentele da esternare, può rivolgersi alla redazione de «La Stampa», in piazza della Libertà 15, 15100 Alessandria. E' possibile scrivere, presentarsi di persona, telefonare allo 0131/445653- o anche mandare un fax allo 0131/232508. Ogni giovedì su «La Stampa» saranno pubblicati i quesiti dei lettori e le relative risposte chieste agli enti competenti A CURA DI SELMA CHIOSSO E SltVANA MUSSANO BOTTA ^tePOSLA «Un sobborgo dimenticato?» Circa due anni fa a Castelceriolo è stata asfaltata via Belvedere, una strada senza uscita, lunga circa 700 o 800 metri. Abbiamo (sempre nel paese) il vicolo Bengasi, di circa 100 metri lineari, con l'aggiunta di due ramificazioni (scorpioidi) di circa 50 metri. Il suolo è a terra battuta e le buche sono sempre più profonde, piene di melma acquosa e fangosa, dovuta alla pioggia, mentre nel periodo di siccità, con il passaggio dei veicoli, i polveroni che si formano entrano nelle case. C'è da considerare che nel vicolo abitano 13 famiglie con un complesso di 14 auto e la viabilità non permette un facile passaggio, essendo il vicolo abbastanza stretto. Il Comune di Alessandria non interviene, adducendo che il vicolo è privato e che non ci sono le finanze per le spese in programma. Risulta forse che gli abitanti del vicolo Bengasi di Castelceriolo non pagano le tasse dovute, oppure non siamo tutti uguali agli altri? Ma non basta, nel paese altre vie e vicoli, sono nelle medesi- me condizioni: vicolo Gigersa; via Vigna Grande, via Milanese. Lettera firmata, Alessandria Sofferto passaggio nella nuova sede Sono un utente del Centro diurno socio formativo della Asl 22 di Acqui, l'unica struttura pubblica cittadina nella quale i disabili possono riunirsi per condurre attività ricreative ed educative, coadiuvati da uno stuolo di giovani alle quali ormai ci legano amicizia ed affet- to reciproci. Ebbene, come in tutte le favole anche in questa ci sono i cattivi, ai quali non par vero di poter arrivare, freschi freschi, a rompere le uova nel paniere (per tacer del resto) ai buoni (che siamo noi), proprio mentre questi ultimi si stanno «godendo» quel poco: la Asl 22 sembra aver deciso un utilizzo «migliore» dei locali del Centro diurno e vuole quindi sbatterci ih una struttura «privata». Quelli che tra noi «possono permetterselo» preferiscono rinunciare a quel po' di vita sociale piuttosto che adattarsi a quelle deprimenti condizioni. Noi non contiamo nulla? Lorenzo Caldi Acqui Terme L'Asl 22 intende fare alcune precisazioni relative alle notizie allarmanti diffuse a firma del Gva-Anfass e che riguardano lo smantellamento del centro diurno per i portatori di handicap di via Alessandria ad Acqui. Ci preme chiarire, che mai è venuta meno l'attenzione dell'Asl 22 nei confronti dei disabili che vivono nell'ambito del suo territorio, nella qualificazione dei quali ha investito risorse in borse-lavoro con l'unico scopo di consentire a questi soggetti di inserirsi nel mondo del lavoro. La decisione di trasferire le attività del centro diurno di via Alessandria nella struttura, moderna, ristrutturata e potenzia¬ ta dell'Oami, è nata con l'intento di migliorare la qualità dei servizi offerti ai disabili. Nulla è stato fatto senza che siano state preventivamente consultate le istituzioni coinvolte nel progetto di recupero dei portatori di handicap. In una riunione, alla quale erano presenti il rappresentante dell'assemblea dei Comuni dell'Acquese, Gianfranco Ferraris, l'assessore alle Politiche sociali del Comune di Acqui, Elena Gotta, un rappresentante dell'Oami e i responsabili dei distretti dell'Asl 22, Corneri e Porretto, è stato illustrato il progetto che ha determinato il trasferimento presso la sede dell'Oami delle attività rivolte ai portatori di handicap. Grazie infatti alle potenzialità della struttura, sarà possibile ampliare le offerte di attività per i giovani e anche per i meno giovani. E' stata prevista la presenza di una équipe medico-psico-pedagogica che predisporrà progetti personalizzati. Non solo: è stato inoltre stabilito che un comitato, formato da rappresentanti dell'Anffas e Gva, dell'Asl 22, dal Consorzio dei Comuni dell'Acquese e del Comune di Acqui, verifichi sia i progetti sia il lavoro degli operatori. E per garantire anche la continuazione del lavoro è stato deciso che il personale attualmente impiegato sia assorbito dairOami. Urp Asl 22, Novi Castelceriolo, proteste per l'asfalto

Persone citate: Elena Gotta, Gianfranco Ferraris, Lorenzo Caldi

Luoghi citati: Acqui Terme, Alessandria