Quelle idee che «navigano» sul Tanaro

Quelle idee che «navigano» sul Tanaro Le Provincie di Asti, Alessandria e Cuneo oggi si incontrano per definire i progetti Quelle idee che «navigano» sul Tanaro Musei e parchi. Iniziative ancheper le terme di Agitano ASTI. Ora che il ricordo dell'alluvione è un po' più lontano si può guardare al Tanaro con sentimenti di riappacificazione. E se proprio la presenza del fiume portasse, in futuro, nuove occasioni di rilancio per i centri che si affacciano lungo la via d'acqua? Le Province di Asti, Cuneo e Alessandria ci credono: insieme lavoreranno, in questi mesi, a un intervento di riqualificazione dell'asta del Tanaro (per il Cuneese anche della Stura di Demonte) che coinvolgerà direttamente i comuni rivieraschi. Si punta a ottenere i finanziamenti del «Prusst» (programma di riqualificazione urbana e sviluppo sostenibile del territorio, istituito dal ministero dei Lavori pubblici) che prevede contributi statali e comunitari per favorire la progettazione degM interventi. Disponibilità complessiva: 4 miliardi. Saranno coinvolti anche i privati: oggi, alle 14,30, all'Unione Industriale di Cuneo si parlerà della questione con i rappresentanti delle tre Province e le dele- gazioni degli imprenditori di Asti e Alessandria. Poi sarà la volta di associazioni agricole e artigiane, sindacati. Lunedì il vicepresidente provinciale Borriero si è incontrato con gli amministratori dei 12 centri rivieraschi astigiani: Castagnole Lanze, Costigliole, Isola, Antignano, San Martino, Re- vigliasco, Asti, Azzano, Castello d'Annone, Cerro, Rocca d'Arazzo, Rocchetta. I sindaci hanno tirato fuori idee accarezzate da lungo tempo che potrebbero ora realizzarsi col «Prusst» (la domanda di finanziamento andrà inviata entro fine maggio a Roma). Rocchetta, per esempio, potrebbe ampliare (verso la Val Sarmassa) il parco naturale; Azzano aprire il museo del Tanaro; Asti riprendere in mano il progetto dei laghetti artificiali, Castagnole quello dell'oasi protetta. Ma sono solo esempi. «Altri progetti - indica Borriero - riguarderanno il recupero di cascine e immobili di valore storico e architettonico per trasformarli in centri di accoglienza turistica. Piste ciclabili potrebbero nascere lungo le strade di servizio dei nuovi argini. Puntiamo anche alla rinaturalizzazione delle sponde e al recupero delle attività dismesse collocate in fascia fluviale». Altri interventi investiranno viabilità e ferrovie. Il progetto punterà anche alla valorizzazione di tre centri «d'acqua» molto particolari: quelli termali di Agliano, Acqui e Vddieri. Nell'Astigiano si punterà a sfruttare l'azienda agricola «La Mercantile» come polo di accoglienza turistica e valorizzazione dei prodotti tipici. Laura Nosenzo La sala dell'aerosol alle terme di Agliano: lo stabilimento sarà valorizzato

Persone citate: Castagnole Lanze, Laura Nosenzo