Contro l'Acna anche i parroci della Valle Bormida

Contro l'Acna anche i parroci della Valle Bormida Presidio degli operai contro la messa in liquidazione, oggi riunione dei Cdf delle aziende chimiche liguri Contro l'Acna anche i parroci della Valle Bormida «La difesa della salute e della natura più importanti di ogni altra cosa» VERSO UNO SCIOPERO GENERALE CORTEMILIA. Davanti all'Acna prosegue il presidio degli operai che protestano contro la messa in liquidazione della fabbrica, ieri mattina una rappresentanza ha partecipato al Consiglio regionale a Genova, dove si è parlato della Valle Bormida. Nel pomeriggio la delegazione ha assistito alla seduta del Consiglio provinciale di Savona che potrebbe essere convocato a Cengio per discutere con i sindaci, i sindacati e la popolazione dell'emergenza occupazionale. Stamani a Cengio si tiene una riunione dei consigli di fabbrica delle aziende chimiche bguri a cui partecipano anche i rappresentanti della Fulc nazionale. All'ordine del giorno figura anche la proclamazione di uno sciopero generale. Sul versante piemontese si pensa al dopo-Acna. Sindaci e rappresentanti deUe associazioni chiedono al Governo di affidare a un consorzio di enti pub- blici piemontesi e liguri la gestione della bonifica e dello sviluppo socio-economico. In una lettera aperta che sarà inviata al presidente del Consiglio e ai ministri dell'Ambiente, dell'Indu¬ stria e del Lavoro chiedono che cessi il ricatto occupazionale nei confronti dei lavoratori e si promuova l'insediamento di una piccola-media industria ecocompatibile e di attività artigia¬ nali consone alla vocazione economica della zona. «Bisogna procedere - spiega il sindaco di Cortemilia Giancarlo Veglio - con .un'azione concertata tra gb enti e le realtà pohtico- sociali delle due regioni. Gli interventi devono riguardare sia il fronte del risanamento ambientale, sia quello della programmazione economica e dare la priorità ai problemi occupazio¬ nali di Cengio e deb'Alta Val Bormida». Fra le soluzioni proposte dagli Enti istituzionali e dalle associazioni piemontesi al Governo figurano anche l'utilizzo delle maestranze Acna nelle attività di risanamento e il rilancio deUe attività agro-artigianali, turistiche e del settore terziario. «La posta in gioco è alta - si legge nella lettera al presidente del Consigbo - e le popolazioni della Val Bormida sono pronte ad assumersi l'onere deba sfida. Chiediamo al Governo sostegno neba realizzazione dei nostri progetti». Dopo l'intervento del vescovo di Mondovì Luciano Pacomic a difesa dei posti di lavoro a Cengio, fanno sentire la loro voce i parroci della Valle Bormida piemontese, schierati per la chiusura dell'Acna. «Ab'inizio degli anni '90 - precisa il parroco di Cortemilia San Michele don Vincenzo Visca - ci eravamo of¬ ferti di collaborare con gli amministratori, i sacerdoti e le popolazioni liguri per trovare un' alternativa all'Acna. La nostra proposta non venne presa ni considerazione e il risultato è sotto gli occhi di tutti. Siamo sobdab con gb operai di Cengio, ma riteniamo che la difesa della salute e della natura siano al di sopra di ogni altra cosa». Intanto, il presidente della Giunta regionale Ghigo e l'assessore all'Ambiente CavaUera hanno risposto al presidente deba Regione Liguria, Mori, che ha accusato gb amministratori piemontesi di «irresponsabihtà» sulla bonifica. «Al presidente Mori - replicano - diciamo che sarebbe fobia non pensare a un comune disegno di sviluppo bgure-piemontese della valle fondato sulla bonifica, sul risanamento ambientale e suba vocazione economica deba zona». Ginetto Pellerino Replica del presidente Ghigo al collega ligure Mori: «Follia non pensare un disegno comune» A sinistra un'immagine dell'Acna di Cengio, a fianco una delle tante manifestazioni di lavoratori per difendere l'occupazione in Valbormida

Persone citate: Giancarlo Veglio, Ginetto Pellerino, Luciano Pacomic, Vincenzo Visca