Fallimento Manifattura «Ribaltone» in appello

Fallimento Manifattura «Ribaltone» in appello Cuorgnè, unificati i due procedimenti Fallimento Manifattura «Ribaltone» in appello Condannati 4 dirigenti dell'azienda Monte dei Paschi: prosciolti in due CUORGNE. Torna d'attualità la vicenda giudiziaria che aveva travolto la Manifattura di Cuorgnè. La Corte d'Appello di Torino ha riesaminato i processi riguardanti il fallimento della «Vecchia Filanda», avvenuto nel giugno del '92: due procedimenti distinti - il primo sui falsi in bilancio che determinarono il crack finanziario, il secondo su finanziamenti e mutui che il Monte dei Paschi di Siena concesse all'azienda tessile e che furono dirottati su altre società -, riuniti però in un'unica sentenza di appello. La situazione è peggiorata per alcuni imputati coinvolti nel fallimento, che nel dicembre del '94 furono tutti assolti dai giudici del tribunale di Ivrea. Il direttore generale Romano Delle Site è stato ora condannato a 2 anni di reclusione; la stessa pena è stata inflitta all'amministratore Pier Luigi Salinas e all'ex finanziere Ennio Annunziata, mentre per Giorgio Cintio (consulente di Giorgio Cerniti, l'ultimo «padrone» della Manifattura al quale sono stati confermati i 7 anni del primo grado) la condanna è di un anno e mezzo di reclusione. «Non doversi procedere», infine, per Sergio Cerrutti (padre di Giorgio) e per il consulente Ugo Zilletti, entrambi deceduti. Situazione opposta, invece, per la sentenza sull'inchiesta nella quale furono implicati i vertici della banca senese. I giudici, infatti, hanno assolto alcuni imputati condannati in primo grado. Ed è stata ridotta da 3 a 2 anni la condanna a Felice Di Giulio, ex direttore della filiale di Torino del Monte dei Paschi. [m. rev.)

Persone citate: Ennio Annunziata, Giorgio Cintio, Sergio Cerrutti

Luoghi citati: Ivrea, Siena, Torino