«Uno lobby remava contro di me»

«Uno lobby remava contro di me» Il sovrintendente spiega i motivi che l'hanno spinto a non ricandidarsi «Uno lobby remava contro di me» Balmas sul Teatro Regio: non mi hanno dato tempo «L'opposizione nei miei confronti è stata subito forte. Eppure quando ad una persona è offerto un nuovo incarico, in genere gb si dà il tempo di guardarsi intorno, di capire i meccanismi della macchina che dovrà guidare». E invece niente. A Giorgio Balmas, nuovo sovrintendente del Regio dopo Elda Tessore, nessuno ha concesso nulla. Nemmeno un minuto, ha detto lui di fronte alla commissione municipale alla Cultura, presieduta da Franco Quesito (Comunisti itahani), uno dei consigberi comunali che, dai banchi dell'allora Rifondazione comunista unita, indicò proprio Balmas per quel prestigioso «servizio». Così la «vita» al Regio, per Balmas, è incominciata in salita, rivelando tutte le «difficoltà» di un ambiente molto più complesso del previsto, con le conseguenze note: il Professore, dopo 17 mesi, ha scritto al sindaco Castellani («Che all'inizio, pur avendomi accettato, sembrava preferire altri al mio posto») annunciando che dopo 1*11 marzo, data di scadenza del mandato, non sarà «ricandidabile». Balmas, investito da una raffica di domande da esponenti dell'opposizione (Chiavarino per il CduUdr, Ventrigha per An, Molino, per la Lega), ha parlato di lobby che hanno remato contro le sue iniziative, talvolta per partito preso (come nel caso della stagione itinerante dell'Orchestra), proprio perché le aveva pensate lui. «Con il direttore Mayer - ha spiegato - non c'è stato nessun contrasto dal punto di vista artistico, anche se era chiaro che il Maestro si opponeva alla mia persona come sovrintendente». «Quab lobby le remavano contro?», ha domandato Chiavarino, mentre Ventriglia e Molino sottohneavano la sua «appartenenza pohtica» a Rifondazione comunista che l'aveva imposto «in nome della pax nella maggioranza che sostiene la giunta». Balmas, senza indicare con nomi e cognomi i gruppi che l'hanno osteggiato, ha ricordato gb scontri con rappresentanze sindacab che non l'hanno capito, rivendicando la sua esperienza in vari settori del mondo della musica, anche se - ha ammesso - «non mi sono mai dedicato con particolare attenzione alla lirica». Infine la difesa dei suoi «estimatori», da Quesito a Mario Contu, da Maria Grazia Sestero a Silvio Viale, che hanno ricordato le «battaglie» del sovrintendente a favore del Teatro, affinché i fondi provenienti da Roma fossero ripartiti con maggior equità rispetto agb altri «lirici» italiani. [g. san.] Giorgio Balmas è stato sentito ieri dalla commissione cultura

Persone citate: Elda Tessore, Franco Quesito, Giorgio Balmas, Mario Contu, Silvio Viale

Luoghi citati: Roma