Ambiente, giovani e Internet gli alleati dell'agricoltura

Ambiente, giovani e Internet gli alleati dell'agricoltura Il dibattito al congresso provinciale della Cia Ambiente, giovani e Internet gli alleati dell'agricoltura ASTI. Un nuovo servizio chiamato «Sportello giovani» riservato anche a chi, pur vivendo in città, può essere interessato ad avviare un'attività agricola, un sito Internet a disposizione della aziende e la valorizzazione del marchio «Agricoltura, ambiente e salute»: queste alcune delle novità proposte dalla Confederazione italiana agricoltori durante il congresso provinciale, svoltosi domenica al Centro culturale San Secondo. Un'assemblea a cui hanno assistito oltre duecento coltivatori, amministratori pubblici (tra cui gli assessori Giovanni Pensabene e Paolo Pontacolone, della Provincia e del Comune di Asti), i parlamentari Giovanni Saracco e Vittorio Voglino. Tra gli interventi più attesi, quello del sottosegretario al lavoro, l'astigiano Claudio Caron, che ha ricordato gli elementi nuovi che stanno coinvolgendo il settore agricolo: dalla massiccia presenza di immigrati al lavoro nelle campagne, ai maggiori controlli in tema di sicurezza. «L'agricoltura - ha detto il sottosegretario - è purtroppo ancora tra i settori in cui avvengono il maggior numero di incidenti mortali o invalidanti». La relazione introduttiva è stata affidata al presidente Italo Mussio (riconfermato insieme al vice Dino Scanavino dalle elezioni finali). Mussio ha toccato vari temi, dalla politica comunitaria ai mercati mondiali su cui deve muovere l'agricoltura italiana. Sulla realtà locale, il presidente, tra l'altro, ha lanciato varie proposte alle al¬ tre organizzazioni (Coldiretti ed Unione). Un esempio: «Per partecipare a manifestazioni promozionali, perchè non acquistare una struttura mobile da portare nelle fiere? Una vetrina per i produttori, che porterebbe un ritorno di immagine a tutta l'agricoltura astigiana». L'organizzazione, nata vent'anni fa dalla fusione dell'allora Alleanza contadini, oggi conta 7.309 associati (tra unità attive e pensionati) e dà lavoro a 42 dipendenti (24 tecnici). Tra le «battaglie» degli ultimi anni, è stato posto l'accento sulla proposta partita dalla Cia di Asti, di richiedere alla Comunità europea la riapertura dei reimpianti vigneti, oppure gli incontri con i parlamentari di ogni zona rurale italiana, per far modificare la «pesante» Finanziaria del '98. Gli eletti. Al termine dei lavori, sono stati eletti (oltre al presidente ed al vice), i membri della direzione astigiana. Dieci i coltivatori: Angelo Bo (Rocchetta Tanaro), Carlo Carpignano (Soglio), Franco Fischietti (Albugnano), Franco Maggiora (Refrancore), Dante Rattazzo (Rocchetta Palafea), Dino Scanavino (Calamandrana), Dante Torchio (Moncalvo), Luigi Visconti (Nizza), Gloria Ferraris (Penango), Mauro Tognin (Aramengo). Del gruppo fanno inoltre parte, oltre a Mussio, i funzionari ed i tecnici Marianna Comunale, Lorenzo Giordano, Piero Ippolito, Marco Pippione, Mario Porta, Giovanni Samarotto, Salvatore Seminara, Gianni Truffa. [e. ce.] La platea di agricoltori che ha seguito il congressi provinciale della CIA Nella foto a lato il presidente Mussio (riconfermato) con il sottosegretario Caron, l'assessore Pensabene e il presidente della Provincia Goria

Luoghi citati: Albugnano, Aramengo, Asti, Calamandrana, Penango, Refrancore, Rocchetta Palafea, Rocchetta Tanaro