«Contratto in tempi brevi» di Gian Carlo Fossi

«Contratto in tempi brevi» Sindacati in piena sintonia sulla linea da seguire. Resta il nodo dell'orario «Contratto in tempi brevi» Metalmeccanici: llaUi^àtw^MsciopÉmi ROMA. Per il contratto dei metalmeccanici si è alla resa dei conti. Ieri sera si è chiusa la trattativa preliminare in corso da qualche settimana tra Federmeccanica e Fiom-Fim-Uilm, questa mattina parte una «non stop» di due giorni che potrebbe portare all'accordo o alla rottura. E ieri, in rapida sequenza, si sono avuti due segnali importanti, di opposta provenienza, che denunciano un'atmosfera surriscaldata e propositi battaglieri dello forze in campo. La prima mossa l'ha fatta Guidalberto Guidi, responsabile dell'Ufficio studi di Confindustria, puntando i piedi sull'orario di lavoro. «La riduzione chiesta dai sindacati - afferma - è disefficienza pura. Fa bene, dunque, il presidente di Federmeccanica Andrea Pininfarina a mantenersi fermo su questo problema. Le difficoltà sono oggettive perchè è oggettivamente difficile trovare una soluzione, non essendo più possibile scaricare le inefficienze sui prezzi». Poi, attutisce il colpo: «La trattativa è certamente complicata. Comunque si è sempre trovata una soluzione e credo che si tro¬ verà anche questa volta». La seconda mossa è dei sindacati. Al termine di un'incontro di quasi tre ore con i leader di Cgil-Cisl-Uil Cofferati, D'Antoni e Larizza, i «generali» di Fiom-Fim-Uilm Sabattini, Baretta e Angeletti confermano la disponibilità a chiudere il rinnovo contrattuale nei prossimi giorni, ma nello stesso tempo si dichiarano pronti a scendere in lotta se non dovesse essere superato il contrasto sugli aspetti cruciali. E, non a caso, sottolineano la «totale sintonia» con i vertici delle tre confederazioni sia sull'aderenza della piattaforma al patto sociale di dicembre e all'accordo del 23 luglio'93, sia sul negoziare per un accordo in tempi strettissimi; quindi, in caso contrario, ricorso a scioperi e, comunque, prima di qualsiasi decisione, il 2 febbraio consultazione dei tre consigli generali. Ma, oltre a orario, salario e livelli contrattuali, secondo i sindacati, ce un quarto nodo di carattere più politico. «Non è un segreto - spiega Sabatini - che la Federmeccanica non sta "dentro" il patto sociale e che mette in discussione i due livelli contrattuali». Insiste Angeletti: «Il patto di Natale è stato Uberamente sottoscritto dagli industriali e, se c'è una volontà di non rispettarlo, deve essere detto chiaramente». Ed ancora Baretta: «Noi pensiamo che l'atteggiamento di Federmeccanica confligga chiaramente con il patto sociale». Così potrebbe essere proprio la presunta «trasgressione» dell'associazione degli industriali metalmeccanici privati a richiedere un intervento del governo. Sabattini, però, taglia corto: «E' sbagliato chiedersi che cosa accadrà in futuro. Per ora abbiamo la trattativa, sapendo che noi lavoriamo per raggiungere un'intesa». In realtà, sarebbe spiacevole che il 1 febbraio, come è stabilito, governo e parti sociali dovessero ritrovarsi per la firma ufficiale del patto sociale, proprio a ridosso di un'eventuale rottura del negoziato dei metalmeccanici e appena 24 ore prima della decisione di una prima raffica di scioperi nella seduta unitaria dei «parlamentini» di Fiom-Fim-Uilm. Gian Carlo Fossi

Persone citate: Guidalberto Guidi

Luoghi citati: Roma