Aumento in visto per l'assicurazione auto di Bruno Gianotti

Aumento in visto per l'assicurazione auto TARIFFE Autorizzato un ricarico dell'uno per cento. Aumento medio del 5-6% dal 2000 per la raccolta rifiuti Aumento in visto per l'assicurazione auto Duecento miliardi al fondo-vittime. I consumatori: più chiarezza ROMA. Due aumenti in vista: assicurazione auto c tariffa rifiuti. Il primo è certo e sarà dell' 1 % sul premio-polizza per compensare il deficit del fondo speciale che copre i danni causati da auto pirata e da assicurati di compagnie in fallimento. Il secondo si annuncia pesante: 5-6 per cento l'anno per i prossimi 5 anni, ma è calcolato sulla media nazionale e potrà essere molto diverso da città a città, a seconda dell'efficienza del sistema di raccolta e smaltimento. In qualche caso, le tariffe potrebbero addirittura diminuire. RC AUTO. La decisione di portare dal 3 al 4% il contributo delle società di assicurazione al fondo di garanzia per le vittime della strada gestito dalla Consap, è del ministro dell'Industria Pierluigi Bersani. Agli automobilisti italiani costerà circa 200 miliardi: l'uno per cento sui premi incassati dalle compagnie del ramo nel 1997 (20 mila miliardi al netto delle spese). L'aumento, in sé, non è partico¬ larmente pesante, ma è il secondo nel giro di un anno. Il precedente, sempre dell'uno per cento, era scattato un anno fa, con le stesse motivazioni. Oggi come allora l'amministratore delegato della Consap, Luigi Scimia, sostiene che le spese si sono enormemente dilatate a causa dell'alto numero di sinistri e delle compagnie fallite. Scimia dice che il disavanzo Consap alle fine del 1997 toccava i 250 miliardi ed è ulteriormente aumentato a fine '98 a 380 miliardi: «In una situazione di così grave squilibrio finanziario - commenta - la misura contributiva del 4%, se confermata per i prossimi 3 anni e sempreché non si verifichino ulteriori episodi di altre importanti compagnie in dissesto, consentirà di raggiungere il rieqiiilihrio della gestione patrimoniale del Fondo». Ma un anno fa il passaggio dal 2 al 3%, insieme con la contemporanea «stangata» del contributo al servizio sanitario nazionale, aveva prodotto un aggravio per gli auto¬ mobilisti di 800 miliardi. E già allora le associazioni dei consumatori avevano attaccato il fondo vittime della strada. L'Adusbef l'aveva definito «carrozzone oscuro e misconosciuto alla maggior parte dei cittadini, spesso utilizzato per finalità improprie, con criteri tutt'altro che trasparenti» ricordando che avrebbe disposto di una dotazione di 600 miliardi di lire rispetto ai 400 miliardi gestiti in precedenza. Ora è l'Unione consumatori a chiedere più chiarezza sulla gestione del fondo: vuole sapere quanti automobilisti ne hanno usufruito, che risultati ha dato «perché risulta che chi ha provato ad accedere al fondo non ha invece avuto niente per intoppi vari», se esiste un avanzo, invece di un deficit, e come il tutto viene gestito. RACCOLTA HAUTI. L'Anci, l'associazione dei Comuni d'Italia, ha calcolato che il decreto del ministro Ronchi sul passaggio dalla tassa alla tariffa comporti dal 2000 un aumento del 5-6% l'anno per 5 anni. Una spesa media di 74 mila lire a persona passerebbe quindi a 95100 mila entro il 2004. Ma si tratta di medie nazionali, con pochi riferimenti ai singoli casi. Con la tariffa, infatti, non si pagherà più in base alla superficie della casa o al numero degli mquilini, ma in base al reale peso dei rifiuti prodotti. E senza possibilità, per i Comuni, di integrare una quota della spesa (oggi è 2 20%, sempre su scala nazionale), scaricandola comunque sui cittadini attraverso altre voci. Secondo i calcoli dell'Anci, a Torino l'aumento potrebbe essere intorno al 3%, a Milano dell'1,2%, a Venezia del 4,7%, a Napoli, Palermo e Aosta del 5%. Ma i bolognesi dovrebbero pagare meno, il 5%, grazie all'efficienza della raccolta. Tutto dipenderà dal sistema di «pesatura» dei rifiuti, dalla possibilità di differenziare e riciclare i componenti e, soprattutto, dalla collaborazione dei cittadini. Bruno Gianotti

Persone citate: Luigi Scimia, Pierluigi Bersani

Luoghi citati: Aosta, Italia, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino, Venezia