dal Giappone a qualcuno piace horror

dal Giappone a qualcuno piace horror dal Giappone a qualcuno piace horror RA loro si chiamano «otaku», parola giapponese che più o meno corrisponde all'italiano «fanatico». Sono gli appassionati dei manga, i fumetti che si leggono da destra verso sinistra, e degli «anime», i cartoni «triade in Tokyo» sbarcati in Italia una ventina di anni fa, con le serie televisive costruite sulle avventure di orfani e robot. Dai tempi di Heidi e di Goldrake ne è passata di acqua sotto i ponti, e gli appassionati chiedono giustamente che il lavoro dei loro registi preferiti sia rispettato. Specie per quanto riguarda i lungometraggi, che in Giappone sbancano i botteghini e da noi non arrivano neppure nelle sale, confinati - quando va bene-al mercato dell'home video. La tv - spiegano gli «otaku», che hanno dato vita ad apposite associazioni per la tutela dell'integrità dei film - non risparmiano le forbici: riferimenti alle abitudini orientali, scene troppo «forti», ammiccamenti sessuali vengono irrimediabilmente tagliati in nomedi una censura fuori bersaglio prima ancora che miope. In Giappone, infatti, molti cartoni animati sono destinati a un pubblico adulto, senza necessariamente essere di contenuto erotico. Semplicemente, per i registi orientali, i'animazione è un modo come un altro di realizzare un film. Senza limiti di soggetto o di contenuto. Lo spazio cheTelepiù ha dedicato all'animazione prevede un appuntamento mensile con la produzione giapponese, rigorosamente senza tagli o censure. Già trasmesso il Kamasutra di Mayyki Ozeki, la rassegna prosegue alle 22,25 di sabato prossimo, 30 gennaio, con il delicato Una tomba per le lucciole, presentato qualche anno fa a «Cartoumbria», il festival dell'animazione di Perugia. Il regista è Isao Takahata, lo stesso che - molti anni prima - aveva realizzato per la televisione la lunga serie di Heidi. Niente pastorelle e «caprette che fanno ciao», però. La storia, cruda e realistica, prende spunto dal bombardamento subito dalla città di Kobe durante la seconda guerra mondiale. Il prossimo mese, gli abbonati a Telepiù potranno assistere a Ninja Skrool, un film del '93 firmato da Yoshiaki Kawajiri e ambientato nel diciassettesimo secolo, dove bande di guerrieri rivali si contendono una montagna d'oro. Gli altri film in programma: Baoh, 1988, di Hisayuki Toriumi dal fumetto dio Hirohiko Araki (marzo). Lamù, beatiful dreamer, 1984, di Mamoru Oshii dai disgeni di Rumiko Takahashi (aprile). Yoma, la stirpe delle tenebre, 1989, di Takashi Annodai manga di Kei Kusunoki (maggio). Ai city. La notte dei cloni, 1986, di Koichi Mashimo (giugno). Borgman 2058, 1993, di Yasushi Murayama sui disegni di Kia Asamiya (luglio). God bless Dancougar, 1987, di Jutaro Oba i (agosto). [g.tib.]

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