«Servire i Savoia, non servirsi»

«Servire i Savoia, non servirsi» «Servire i Savoia, non servirsi» I monarchici a congresso «Servire Casa Savoia ma non servirsi dei Savoia». Giulio De Renoche, segretario nazionale del Movimento monarchico italiano riassume così il senso del quinto congresso nazionale. Un'assemblea - cento delegati provenienti da tutta Italia, molti dei quali sotto i trent'anni - che segna un'importante svolta politica. «Siamo arrivati allo sdoganamento dell'associazionismo monarchico», spiega Andrea Rosso, leader dei giovani. Già perché la scelta è quella di «creare un'organizzazione trans-partitica sul modello elaborato da Marco Pannella; un'organizzazione che certo resta fedele alla dinastia, e in primo luogo all'idea di monarchia ma è anche aperta e disponibile al dialogo con le forze attualmente presenti in politica». Dunque un gioco in uno scenario politico completamente rinnovato, a tutto campo. Certo si rilancia l'idea della «monarchia Costituzionale come vera alternativa alla Repubblica di Tangentopoli» ma si punta anche ad un «sì condizionato sul referendum». «Per noi è necessario sancire per legge le elezioni primarie per la scelta dei candidati», spiega ancora De Renoche. E poi sì alla terzietà del Capo dello Stato, sì alla separazione delle carriere in magistratura. Parole d'ordine che richiamano una scelta di campo bipolare a fianco del Polo. Non per niente ieri erano presenti il capogruppo di Alleanza nazionale in Consiglio regionale, Agostino Ghiglia, il consigliere regionale Roberto Salerno (An), oltre all'assessore regionale alla Cultura, Giampiero Leo. Spiega De Renoche: «A sinistra vediamo ancora molto presente il modello gramsciano di egemonia politica sull'intera società». E per combatterlo si scende in campo. E' iscritto al Movimento monarchico italiano il sindaco di Vicenza che ha portato il centrodestra alla vittoria nelle amministrative della sua città. Sono iscritti a partiti del Polo i senatori e deputati che hanno creato l'intergruppo parlamentare monarchico. Dunque diventa naturale la presentazione di «esponenti monarchici alle prossime elezioni europee». DUE MINISTRI A TORINO. I ministri Katia Belillo e Angelo Piazza e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Franco Bassanini interverranno al convegno «Riforma della pubblica amministrazione: la parola alle donne», in programma domani a Torino, neh' aula del Consiglio regionale. Promosso dalla Consulta delle elette del Piemonte e dalla Commissione regionale per le pari opportunità, il convegno ha lo scopo di consentire un confronto sull'attuazione della «legge Bassanini» attraverso le esperienze e le valutazioni delle amministratrici pubbliche e degli organismi di parità del Nord Italia.

Persone citate: Agostino Ghiglia, Andrea Rosso, Angelo Piazza, Franco Bassanini, Katia Belillo, Marco Pannella, Roberto Salerno

Luoghi citati: Italia, Piemonte, Torino, Vicenza