L'esposto di un abitante ha rinviato l'inizio dei lavori ai piedi della Lanterna di Paolo Lingua

L'esposto di un abitante ha rinviato l'inizio dei lavori ai piedi della Lanterna L'esposto di un abitante ha rinviato l'inizio dei lavori ai piedi della Lanterna «Coscia», parte la demolizione Ma è scattato un safari per salvare i gatti GENOVA. Oggi cominceranno, con l'impiego di immense gru, sfere massicce d'acciaio e potenti perforatrici e trapani, nonché picconi e badili, le demolizioni del gruppo di vecchi edifici marci e fatiscenti del quartiere popolare della «Coscia», alle falde della Lanterna, dove comincia il lungo «pettine» dei moli del porto di Sampierdarena. Ieri, dopo non poche difficoltà, sono stati allentanti anche gli ultimi abusivi, venticinque persone (tutti uomini adulti e una sola donna), tra tossicodipendenti, extra-comunitari e clochard che occupavano abusivamente, nonostante i controlli e i divieti, quello che restava del vecchio quartiere, lungo l'asse della storica via De Marini, dove un tempo fungeva da richiamo irresistibile e caratteristico la leggendaria trattoria «Del Toro», celebre per i piatti rustici genovesi e anche per le carni piemontesi, ricettacolo dei portuali a mezzogiorno e del mondo del calcio alla sera. Per 12 clandestini privi di documenti è stata avviata la pratica di espulsione. Nei giorni scorsi - anche se non è del tutto certo - donne, vecchi e bambini erano già scomparsi, dispersi tra abitazioni di amici o di centri di accoglienza e assistenza. L'impresa più difficile per il Comune e per le forze dell'ordine non sono stati però gli «umani», ma gli sforzi più improbi sono stati consumati per raccogliere tra l'altro ieri e ieri una trentina di gatti che vivevano nella zona in stato semiselvatico. Infatti, un'associazione animalista, nota come «Zampatesa», nelle scorse settimane aveva presentato un esposto alla magistratura diffidando i «demolitori» a non intervenire, prima di aver «salvato» le tribù feline. Un magistrato ha preso sul serio l'esposto (e questa forse è la notazione di costume più singolare della giornata): per cui è cominciata un forsennato quanto grottesco safari per poi consegnare le bestiole recaciltranti in parte a negozianti della zona, in parte al canile municipale. Gli animalisti vorrebbero che, a lavori ultimati, i gatti o gli eventuali discendenti (se procreeranno in cattività) recuperino poi la terra d'origine. «Abbiamo rischiato degli stupidi ritardi - ha commentato sarcastico l'assessore Arcangelo Merella - ma non voglio fare commenti. Adesso tutto è a posto e potremo cominciare a spianare la zona che è davvero una «ferita» per la città, per il degrado e per la sostanziale pericolosità degli edifici». E' ancora presto per sapere che cosa accadrà dell'area (che si estende per undicimila metri quadrati) e che è adiacente al centro direzionale di San Benigno, all'ombra del World Trade Center. Merella dice che l'ipotesi di trasferire il Mercato all'ingrosso del pesce sarebbe molto felice. Merella infatti pensa alla possibilità di alleggerire il traffico e la movimentazione di autocarri in piazza Cavour che è uno dei nodi cruciali del traffico, mentre nel quartiere della Coscia ci sarebbe il vantaggio della vicinanza allo svincolo autostradale e al porto. Paolo Lingua

Persone citate: Arcangelo Merella

Luoghi citati: Genova