Isolde ritrovo podio e morale

Isolde ritrovo podio e morale A dieci giorni dai Mondiali di Vail, l'azzurra esce dal tunnel e conquista il 2° posto nella libera di Cortina alle spalle della Cavagnoud Isolde ritrovo podio e morale «Ho la carica per vincere oggi il superG» CORTINA DAL NOSTRO INVIATO L'Italia dello sci ha ritrovato Isi Kostner. E, meglio ancora, Isi Kostner ha ritrovato se stessa. Adesso i Mondiali di Vail che stanno dietro l'angolo appaiono meno vaghi e incerti anche se la squadra rosa continua a essere un disastro e tutti, dai tifosi agli allenatori, che sicuramente non sono in pace con la loro coscienza, sono costretti ad aggrapparsi ai singoli e non al collettivo: a Deborah Compagnoni, che in ogni caso per quello che ha fatto sta lassù e lassù resterà qualunque cosa le riserbi il destino, e a Isi Kostner, che è finalmente uscita dal lungo tunnel, che cominciava a diventare un incubo, e ora può pensare ai Mondiali con mente più sgombra da cupi pensieri. «Aspettavo Cortina con ansia, non vedevo l'ora di scendere in pista e cancellare con un colpo di spugna questi giorni diffìcili e tristi: spero di esserci riuscita» ha detto Isi alla fine, più serena e leggera per essersi tolta questo opprimente peso dal cuore. La Kostner è arrivata di nuovo seconda, come nelle due libere di inizio stagione a Lake Louise, prima del grande sonno; seconda alle spalle di Regine Cavagnoud che per battere l'azzurra ha dovuto compiere una duplice storica impresa: regalare a se stessa la prima vittoria in carriera, a 28 anni suonati, e alla Francia il primo successo in libera dal 1982, quando la Attia s'impose a Sansicario. La francese di La Clusaz, però, non sarebbe salita sul gradino più alto se Isi non avesse sciaguratamente lasciato 6/10 alla rivale nei primi 30" di gara. In maniera peraltro abbastanza misteriosa. «Non sono stata perfetta nelle due porte prima del muro iniziale: ma non credo di aver perso tanto, voglio rivedere il filmato» ha detto la Kostner che per la verità è parsa un po' delusa per la vittoria mancata su questa pista che è diventata negli anni il suo giardino di casa e che nelle speranze espresse alla vigilia doveva trasformarsi nel trampolino di lancio per i Mondiali del Colorado, per i quali, come fece prima delle sue vittorie a Sierra Nevada e Sestriere, si è fatta scaramanticamente accorciare e tingere i capelli. Lì vicino, intanto, c'erano altre azzurre meno appagate, azzurre che piangevano come Alessandra Merlin, poco soddisfatta della sua prova, e soprattutto Bibi Perez, che ha rischiato una brutta caduta e ha beccato 3", un'umiliazione per lei che nemmeno tanto tempo fa aspirava ad alti traguardi. Bibi sembra essersi perduta, come la più parte della squadra italiana: un peccato visto che il discesismo mondiale, fuori Katja Seizmger e Picabo Street per infortuni, non appare in questo momento particolarmente ricco di stelle di prima grandezza. Anche per questo siamo convinti che il risveglio di Isi in discesa possa preludere a una medaglia mondiale. «Se devo essere onesto speravo nella vittoria» ha detto Giorgio D'Urbano, il boss dello sci femminile azzurro, lamentando il ritardo di Isi nella parte alta e confermando che a Vail, in discesa, ventino schierate, insieme alla Kostner, Bibi Perez e Patrizia Bassis. Anche D'Urbano si aspettava di meglio, insomma, pur ammettendo l'importanza soprattutto psicologica del ritorno alla luce della sua cam¬ pionessa in letargo. Dal primo intermedio in giù, vale a dire dal punto in cui partirà oggi il superG, Isi è stata la più veloce. Una gara a inseguimento, ogni rilevazione cronometrica una manciata di centesimi rosicchiata, e alla fine i centesimi sono stati solo 14. Bastavano cento metri in più per passare davanti alla francese. «Questo mi dà la carica per il superG di oggi» ha detto Isi. In questo momento sente di avere un miglior feeling con la discesa. Ma negli ultimi due Mondiali, a Sierra Nevada e a Sestriere, ha vinto l'oro in superG: dunque se oggi va sul podio, nessun limite alla Provvidenza. Cario Coscia Discesa: 1. Cavagnoud (Fra) l'31"06; 2. Kostner (Ita) a 14 cent.; 3. Gerg (Ger) a 20; 4. Haeusl (Ger) a 22; 5. Rey Bellet (Svi) a 36; 19. Bassis 1"48; 25. A Merlin 2"27; 31. Tagliabue 2"61; 34. Perez 2"83, 37. Dei Cas 2"99; 39. Antonioli 3"22; 44. D'Urso 4"07; 45. Recchia 5"13. Classifica: 1. Meissnitzer 1170; 2. Gerg 937; 3. Erti 784; 11. Kostner 412; 25. Compagnoni 249. La Kostner ha dato «un colpo di spugna a giorni tristi, difficili ma non sono stata perfetta all'inizio» E oggi a Kitzbuehel una libera sprint con Ghedina che va all'attacco di Kjus Per Isolde Kostner c'è motivo di esultare: non ha vinto ma il secondo posto mette fine a un periodo nerissimo

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