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Preoccupazione dopo il ritrovamento, indagano i vigili Scrivici Trenta miliardi di investimenti NOVI LIGURE. Il potenziamento delle strutture e altri investimenti per complessivi 30 miliardi in tre anni, la prosecuzione della collaborazione con le altre aziende consortili locali (Acos di Novi, Asmt di Tortona): queste le principali linee programmatiche triennali dell'Azienda consortile di bonifica del Bacino dello Scrivia, tracciate ieri dal presidente Angelo Ravera. Il massimo dirigente ritiene che le tre aziende aggregate possano ambire alla figura di unico gestore d'ambito, secondo le indicazioni della Legge Galli sul ciclo integrato delle acque. «La loro componente pubblica sarebbe garanzia - dice - di maggiori controlli rispetto a un privato. Esistono esperienze e professionalità in questi tre enti in grado di sostenere brillantemente tale ruolo». Tra i vari investimenti del consorzio Bacino dello Scrivia, spicca il sistema di monitoraggio ambientale, da Arquata fino alla confluenza con il Po, nel Tortonese, già realizzato e che, comprese le progettazioni, ha comportato una spesa di 3 miliardi. Resta il collaudo dell'impianto che sarà concluso entro la fine dell'anno. Sono state installate cinque cabine di controllo ad Arquata, Stazzano, Castellar Ponzano, Guazzora e Basaluzzo che misurano la portata e la qualità dell'acqua. Altri interventi riguardano ad esempio il riutilizzo industriale delle acque depurate, una nuova stazione di trattamento spurghi a Cassano. Sul fronte delle quote associative dei 20 Comuni che aderiscono al Consorzio, l'ente prevede una loro riduzione per il '99: si passerà dalle 8000 lire per abitante del '98 alle 7500 lire di quest'anno. «Entro il 2001, l'obiettivo è - conclude Angelo Ravera - di ridurre del 30% la somma pagata l'anno scorso». Nel settore della raccolta del percolato da discarica, la tariffa di 23 mila lire a tonnellata è stata estesa anche alle discariche pubbliche, [m. pu.]