Il Giudice ha punito le «aggressioni» a Bucchi e all'arbitro Bettin

Il Giudice ha punito le «aggressioni» a Bucchi e all'arbitro Bettin Il Giudice ha punito le «aggressioni» a Bucchi e all'arbitro Bettin Rossi, il raptus costa caro Stangata al portiere rissoso: 5 giornate MILANO. La stangata era nell'aria. E' arrivata: Sebastiano Rossi paga con cinque giornate di squalifica l'aggressione al perugino Cristian Bucchi, «figlia» della follia generata dal rigore trasformato da Nakata in Milan-Perugia (2-1 ). E' una sentenza pesante, ma legittima. In effetti, a leggere le motivazioni fornite dal giudice sportivo Maurizio Laudi, c'è dell'altro, i Già ammonito per comporta; mento non regolamentare (e, per questo, diffidato), «... al 45' del secondo tempo, a giuoco fermo, (il portiera del Milan) colpiva con una manata violenta sul viso un calciatore avversario (Bucchi, appunto), facendolo cadere a terra e rendendo necessario il successivo intervento dei sanitari; eh poi, alla notifica della conseguente espulsione, si avvicinava all'arbitro (Bettin), gli afferrava, tirandolo, il colletto della divisa e pronunciava con tono minaccioso una frase fortemente intimidatoria». L'entità della sanzione è stata determinata in considerazione «del contenuto di particolare violenza fisica e di minacciosa aggressività, palesato dal complessivo comportamento del tesserato». In pratica, dunque, le aggressioni sono state due: a Bucchi e all'arbitro. Stupisce come Rossi, a botta calda, abbia potuto dichiarare che non era pentito e che lui, Bucchi, non lo aveva nemmeno sfiorato, salvo arrendersi, lunedi, a una decina di righe di coccodrillesche scuse, probabilmente pilotate dall'alto. Sorprende, altresì, che il Milan (Galliani in testa) abbia privilegiato una blanda comprensione aziendale rispetto alla più ferma delle censure. Che il rigore non ci fosse, e che Bettin avesse preso l'ennesimo abbaglio, mai e poi mai avrebbe dovuto giustificare una reazione così brutale da parte di Rossi, non nuovo a bravate del genere, né sul fronte del club un atteggiamento così pilatesco. Prova ne sia il comunicato diramato ieri: «Il Milan, pur ribadendo la propria censura della condotta posta in essere dal pi'oprio tesserato Sebastiano Rossi negli ultimi minuti della partita con il Perugia, rileva che la sanzione inflitta dal giudice sportivo appare caratterizzata da eccessiva severità». Di qui, la volontà di ricorrere alla Disciplinare ed eventualmente in seconda istanza alla Caf. Cinque partite di sospensione significano un mese di stipendio. L'argomento-multa non è stato ancora affrontato, ma di sicuro Rossi pagherà caro, in tutti i sensi, il suo mptus. Ieri, era a letto influenzato. Niente Milanello. Ha fatto da filtro la moglie, Cristiana: «Mio marito è molto amareggiato, si è già scusato e, per questo, ritiene esagerato il verdetto». Ci risulta che Rossi abbia negato a Galliani di aver turato per il colletto Bettin, come viceversa è stato scritto a referto. Sinceramente: può un arbitro, al di là del suo valore (in questo caso, obiettivamente modesto) inventarsi un'enormità del genere? Alberto Zaccheroni è furibondo, anche se ufficialmente smorza i toni: «Io non commento, faccio il tecnico. Dico soltanto che tutti coloro che avevano giustamente stigmatizzato l'episodio, giornalisti e moviohsti, avevano al massimo ipotizzato una squalifica di due o tre turni. E non cinque». Bucchi, da Perugia, si è detto «non sorpreso» ma, tutto sommato, «un po' dispiaciuto», visto che, bene o male, Rossi si era poi scusato. A Bologna, come già agli sgoccioli di domenica, in porta giocherà Christian Abbiati, con il neoacquisto Giorgio Frezzolini in panchina. Il futuro immediato di Rossi, che a fine stagione verrà congedato comunque, dipende dal rendimento di Abbiati: qualora il giovanotto prendesse slancio e garantisse sicurezza, la carriera milanista del Grande Antipatico potrebbe essersi conclusa il 17 gennaio 1999, al collo di un perugino, dopo un rigore di un giapponese. Nino Sorniani COME MANCINI TRE ANNI FA Cinque turni non sono un record, mo bisogna tornare indietro di oltre 3 anni per trovare una sanzione simile. Toccò o Roberto Mancini il 5 novembre 19°5 fSanipdorio-imer 0-0, arbitro Nicchi): espulso, inveì contro l'arbitro aizzando il pubblico. Squalifica poi ridotta a 4 giornate. Ecco l'elenco de: moxi-squalificati in serie A: 1946-47 Bloson (Triestino) 1949-50 Gimona (Palermo) a vita (poi 11 giorn.) 1966-67 Boninsegna (Cagliuri) 11 1968-69 Dotti (Atalanta) 10 1968-69 Pamanalo INapoli) 9 1973-74 Vitoli (Vicenza) 8 1991-92 P. Bruno (Torino) 8 1991-92 Stojkovic (Verona) 6 Sebastiano Rossi, espulso domenica

Luoghi citati: Bologna, Milano, Palermo, Perugia, Torino, Verona, Vicenza