La truffa è stata sventata dalla polizia stradale di Novara e Romagnano Sesia
La truffa è stata sventata dalla polizia stradale di Novara e Romagnano Sesia La truffa è stata sventata dalla polizia stradale di Novara e Romagnano Sesia Clonavano carte di credito, 4 arresti Giro d'affari miliardario con oro e gioielli ROMAGNANO SESIA. Quattro persone arrestate, una trentina di carte di credito recuperate, un giro di alcuni miliardi, almeno 15, in gioielli, ori e altri valori. Sono i «numeri» dell'operazione «Tricky Business», portata a termine dalla polizia stradale di Romagnano Sesia e dagli agenti del nucleo di polizia giudiziaria di Novara e Romagnano. A finire nelle reti degli investigatori sono due cittadini polacchi che non risiedono in Italia, W.P.W. e K.R., e due complici italiani, C.L. e C.F. Gli inquirenti non hanno reso noto le generalità dei quattro. Non è stato precisato neppure se i due italiani siano novaresi o abbiano a che fare con la nostra provincia. «Non possiamo dir molto per esigenze investigative», ha ammesso il sostituto procuratore di Verbania, Mario Mescolino, intervenuto ieri mattina al comando della stradale di Romagnano, dov'è stata illustrata l'operazione. Le foto, però, sono state distribuite, gli inquirenti confidano che qualche altro truffato, riconoscendoli, si faccia avanti. Pare che uno dei due polacchi sia un personaggio piuttosto in vista in patria: le indagini intendono anche appurare come e per quale motivo i due italiani siano venuti in contatti con i polacchi. Si è saputo, invece, come è avvenuta la truffa. Un sistema piuttosto ingegnoso quello messo in piedi dalla banda, che consentiva di clonare le carte di credito rubate, o falsificate, attraverso sofisticati computer (che potevano anche entrare sulla rete Internet) sui quali venivano scaricati codici e informazioni. Si recavano quindi nei negozi ad acquistare per decine e decine di milioni a spese dell'ignaro titolare della carta di credito, che poi si trovava il pesante addebito sull'estratto conto. «L'inganno è andato avanti per qualche mese - dice l'ispettore Schicchi del nucleo di p.g. di Novara - fino a quando non ci è giunta la segnalazione di un commerciante e si è aperta l'indagine. Indagine piuttosto complessa ma che ci ha permesso di arrivare in fretta sulle tracce dei malviventi». Sono 23 le carte di credito recuperate e altre tre ancora da esaminare. «Una, in particolare, è una carta oro rubata chissà come in Brasile - dice l'ispettore Marra della polizia giudiziaria di Romagnano -. E' una carta che ha valore illimitato. In una sola giornata i truffatori avevano acquistato preziosi, orologi d'oro e altri preziosi per 200 milioni. Tra novembre e dicembre avevano realizzato un bottino di due miliardi. Siamo ancora in fase investigativa - dicono gh inquirenti - ma da una prima stima è possibile ipotizzare che il bottino complessivo si aggiri sui 15 miliardi. Puntavano alle carte di credito, piuttosto che i Bancomat, perchè risulta più facile clonarle». I componnti della banda sono stati arrestati con l'accusa di ricettazione, falsificazione e uso illecito di carte di credito e si trovano rinchiusi nel carcere di Verbania a disposizione dell'autorità giudiziaria. L'operazione «Tricky Business» non si è però conclusa con l'arresto dei quattro. Prosegue per risalire ad altre persone truffate, come già hanno appurato le indagini, e stabilire eventuali altri collegamenti della banda. Marco Piatti Qui a fianco un agente della polizia giudiziara illustra il sofisticato sistema che consentiva la clonazione delle carte rubate A sinistra le carte di credito clonate I quattro arrestati di cui non sono state rese note le generalità
Persone citate: Marco Piatti, Mario Mescolino
Luoghi citati: Brasile, Italia, Novara, Romagnano Sesia, Verbania
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