L'operazione condotta dalla polizia postale e Siae, la centrale a S. Bartolomeo di Maurizio Vezzaro

L'operazione condotta dalla polizia postale e Siae, la centrale a S. Bartolomeo L'operazione condotta dalla polizia postale e Siae, la centrale a S. Bartolomeo Maxi sequestro di videogiochi pirata Denunciati in 13: duplicavano i Play Station IL CASO I «VU CUMPRA'» INFORMATICI SAN BARTOLOMEO. Duplicavano i videgiochi che vanno per la maggiore e che costano fino a centomila ciascuno. Parte dei ed venivano noleggiati, parte erano ceduti a metà prezzo. Tredici persone, titolari di negozi specializzati e qualche privato di Imperia, Sanremo, Bordighera, Ventimiglia e del Dianese, sono state denunciate per aver messo in commercio copie senza il marchio che tutela i diritti d'autore. L'operazione è stata condotta da polizia postale di Imperia e dalla Siae, con il coordinamento del pm della procura Filippo Maffeo. Sono state sequestrate un migliaio di copie pirata, valore stimato sui 100 milioni. Pare che il laboratorio clandestino da cui è uscita la maggior parte delle copie sequestrate fosse a S.Bartolomeo. Le indagini sono durate tre mesi. E' a novembre che la Siae ha fatto scattare alcuni controlli nelle rivendite di videogiochi su Cd. Sono saltate fuori le prime copie pirata ma presto il materiale illegale si è accumulato. «Un fenomeno che ci è apparso subito esteso, segno che il mercato clandestino ha saputo adeguarsi in tempi brevi: non più solo cassette musicali e films», rivelano Paolo Emilio Traino e Adelino Girardi, rispettivamente responsabili regionale e provinciale della Siae. L'inchiesta è proseguita. Alla Siae si è affiancata la polizia postale imperiese. Diretti dall'ispettore Ivan Bracco, gli agenti hanno messo le mani su decine di copie abusive. Tredici i titolari di esercizi il cui nome è stato inserito nei registri degli indagati della procura. Il noleg¬ gio e la vendita dei dischetti «clonati» consentiva guadagni notevoli. Per duplicare giochi come Die Hard e Dragon Ball, alcuni suggeriti da divi dello schermo come Bruce Willis, prove di abilità nella guida «virtuale» consigliate da assi del volante, Ayrton Senna e il campione di rally Mcgee, era sufficiente un «master». Un macchinario che si può trovare in commercio al prezzo di mezzo milione. «L'investimento veniva ammortizzato in tempi rapidissimi», dice il commissario Lorella Balducci, alla guida, prò tempore, del compartimento ligure della polizia postale. «Bastava noleggiare qualche Cd e venderne un paio per rientrare della spesa». A disposizione dei clienti che non avevano i mezzi per comprare dischetti nuovi (spesso sono i giovanissimi ad avere l'hobby dei videogiochi, magari studenti e squattrinati) c'erano anche i films che si possono vedere su Cd con un'alta qualità dell'immagine. Tra i titoli sequestrati Frankestein, L'Incantesimo del lago e II primo cavaliere. C'è da tenere presente un particolare: mentre le copie di cassette musicali e video risultano quasi sempre difettose o comunque di una qualità scadente, nei Cd pirata è difficile trovare delle imperfezioni evidenti. Andando avanti nelle indagini si è venuti a scoprire il laboratorio che riforniva di più la provincia: era a San Bartolomeo. I controlli proseguiranno. Potrebbero riservare sorprese. Maurizio Vezzaro Da sinistra il pm Maffeo, il responsabile Siae Girardi, il commissario Balducci Nella foto di Roberto Ruscello il materiale «pirata» sequestrato dalla polizia

Persone citate: Adelino Girardi, Ayrton Senna, Bartolomeo Maxi, Bruce Willis, Filippo Maffeo, Ivan Bracco, Lorella Balducci, Paolo Emilio, Roberto Ruscello

Luoghi citati: Bordighera, Imperia, Sanremo, Ventimiglia