Caravino senza pace Il sindaco sfiduciato
Caravino senza pace Il sindaco sfiduciatoVenerdì ultimo atto in Consiglio comunale Caravino senza pace Il sindaco sfiduciato CARA VINO. Strano paese davvero, Caravino. Tre anni fa arrivò il commissario prefettizio perchè nessuna lista si era presentata per le elezioni. Dopodomani, in consiglio comunale, la maggioranza presenterà la sfiducia al sindaco eletto nel '96, Giacinto Pavetto. E il rischio che torni il commissario è ormai quasi una certezza. Ma che cosa è successo ùi questo paese di mille amme ad una manciata di chilometri da Ivrea? «Io voglio fare il sindaco non il burattino», taglia corto Pavetto. E aggiunge: «Mi dispiace ma non intendo fare altre dichiarazioni». Ribatte Giovanni Lutterotti, vice sindaco: «Non tiene hi considerazione le nostre istanze: insomma vuole fare il sindaco-padrone e a noi non sta bene». Tra gli otto consiglieri che hanno sottoscritto la mozione di sfiducia e il primo cittadino c'è sostanzialmente l'assenza di feeling. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è la questione legata alla legge Bassanmi. Il primo cittadino si sarebbe rifiutato di procedere alla nomina dei funzionari responsabili dei servizi come richiede la legge: un rifiuto motivato da un accrescimento dei costi che graverebbero sul bilancio. Il gruppo che «sostiene» Pavetto vorrebbe venisse approvata: «Ma lui no», tuona Lutterotti che già un anno fa avrebbe voluto dimettersi. Venerdì verrà messa la parola fine sulla giunta, a meno che gli otto consiglieri non facciano dietrofront.
Persone citate: Giacinto Pavetto, Giovanni Lutterotti
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