Giovane operaio condannato: tentato omicidio

Giovane operaio condannato: tentato omicidio La lite nel dicembre '97: l'uomo fu colpito alla gola e all'addome Accoltellò il rivale in stazione Giovane operaio condannato: tentato omicidio ALESSANDRIA. Renato Mascia, un operaio di 27 anni abitante in città e che il 5 dicembre '97 accoltellò il rivale Corrado Antinori, suo coetaneo, (di Venaria di Torino), è stato condannato dal gip Baldini, che lo ha processato con giudizio abbreviato per tentato omicidio, a due anni e un mese di reclusione. Al giovane, che alla sentenza è scoppiato in un pianto dirotto, sono state riconosciute alcune attenuanti fra cui quella della provocazione. Per il pm Maresca la pena avrebbe dovuto essere di 3 anni. Mascia (lo difendeva Giuseppe Lanzavecchia) dovrà anche risarcire (la provvisionale è di 25 milioni) Antinori, costituitosi parte civile con Piero Monti, il quale ha chiesto 70 milioni. L'episodio, che costò all'operaio anche il carcere, avvenne davanti alla stazione ferroviaria: qui si erano incontrati i due uomini e la moglie separata di Antinori, che vive con Mascia e che ha avuto un figlio dal marito. I tre dovevano discutere il futuro del bambino, ma all'improvviso il torinese aggredì la donna, come già pare fosse avvenuto in passato, e Mascia intervenne scagliandosi con un coltello su Antinori che rimase ferito alla gola, all'addome e a una coscia. Le lesioni inferte, secondo il perito medico legale, avrebbero potuto causare la morte della vittima. [e. e]

Persone citate: Corrado Antinori, Piero Monti, Renato Mascia

Luoghi citati: Alessandria, Torino