Titolare di una ditta orafa di Valenza

Titolare di una ditta orafa di Valenza Titolare di una ditta orafa di Valenza «Re» delle televendite patteggia per il crack Due anni di reclusione a Baracco per evasione fiscale e bancarotta ALESSANDRIA. Il Valenzano Sergio Baracco, «re» delle televendite di preziosi, ha patteggiato ieri davanti al gip Baldini (pm Maresca) due anni di reclusione con i benefici di legge per evasione fiscale (6 miliardi), bancarotta fraudolenta aggravata ( 10 miliardi), reati societari (omessa convocazione dell'assemblea dei soci). Baracco, difeso da Anna Dondi, è comparso davanti al magistrato come amministratore unico della società «Esse Emme» di Valenza, corso Garibaldi, fallita nel '95 per pesanti debiti con l'Erario (30 miliardi), cioè quasi l'intero passivo della società. Le indagini erano iniziate a seguito di ispezioni della Guardia di Finanza relative agli anni'9193 e che avevano evidenziato operazioni commerciali in nero. In particolare, erano emersi i rapporti della società con ditte italiane e straniere. Le contestazioni del pm risultarono provate dalla relazione del curatore fallimentare Gian Paolo Piacenza, il quale accertò la distrazione dei beni della «Esse Emme», prossima al fallimento, a favore della società «Un nome nuovo srl», a sua volta fallita. Il consulente del pm Dario Lenti constatò spese pubblicitarie eccessive, sostenute facendo ri¬ corso un Sergio Baracco «massiccio e imprudente indebitamento con le reti televisive». A Baracco venne contestata anche la proprietà di un elicottero: disse, però di averlo acquistato in leasing, e che gli sei-viva per consegnare i preziosi «piazzati» con le televendite. [e. e] Sergio Baracco

Persone citate: Anna Dondi, Dario Lenti, Sergio Baracco

Luoghi citati: Alessandria, Valenza