Dalla Val Bormida una raffica di accuse. Da Uil e Cgil repliche e spiegazioni

Dalla Val Bormida una raffica di accuse. Da Uil e Cgil repliche e spiegazioni Dalla Val Bormida una raffica di accuse. Da Uil e Cgil repliche e spiegazioni Il sindacato messo alla sbarra Gli operai: «Le fabbriche stanno chiudendo» CENGIO. «I sindacati? E' come se non ci fossero». Ne è convinto l'operaio dell'Acna che, rinfrancato dall'annuire di alcuni colleghi, prosegue: «Qualcuno sa forse citare una battaglia, per una qualsiasi delle fabbriche del luogo, che non sia stata persa? Hanno perso all'Acna, all'Agrimont, e stanno perdendo, a quanto sembra, anche alle Funivie. Così come perderanno all'Imation». Una pausa. «E poi è il modo con cui si perde: mobilitandosi quando ormai i giochi sono fatti, facendosi cogliere impreparati o facendosi calpestare nonostante accordi firmati e controfirmati. Sinceramente, viene da chiedersi che senso ha avere un sindacato se i risultati sono questi». «Sindacalisti come i politici» è, invece, il pensiero di un dirigente: «In quindici anni i posti di lavoro in Val Bormida sono diminuiti del 70%. Un'emorragia contro la quale nè il sindacato, nè i politici della zona, sono stati in grado di fare qualcosa». E conclude: «Ha ragione Bonino della Lega: qui, ormai, siamo peggio del Sud. Stessi problemi, stessa sfiducia, ma minore tutela». Immediata la replica dei segretari Congiu (Uil) e Viazzi (Cgil). «Il sindacato -dice Congiu - ha vinto, come nel caso delle industrie del vetro, quando c'erano le condizioni per poterlo fare. Condizioni che non sono le stesse dell'Acna e di tutti quei siti legati all'Enichem e all'abbandono di certe produzioni». E prosegue: «Una situazione notevolmente aggravata dall'insufficiente impegno della Regione nell'ambito di una politica industriale e di tutela del proprio patrimonio produttivo». Viazzi afferma: «Le istitu¬ zioni non hanno mai dato lo stesso contributo profuso dal sindacato, determinando uno squilibrio che ha reso ancora più difficili situazioni già complesse. L'errore che è stato fatto per l'Agrimont è di aver permesso all'Enichem di disimpegnarsi troppo velocemente. Per l'Acna si è sempre saputo che il contesto generale era ostico senza una forte presa di posizione politica», [m. ca.] Per gli operai dell'Acna cresce la sfiducia nei confronti del sindacato

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