L'Amministrazione fìssa gli indirizzi per la trasformazione di Pian di Poma di Gianni Micaletto

L'Amministrazione fìssa gli indirizzi per la trasformazione di Pian di Poma L'Amministrazione fìssa gli indirizzi per la trasformazione di Pian di Poma Sì alla cittadella dello sport In Consiglio ilprogetto da 100 miliardi SANREMO. «La cittadella dello sport si farà». Lo dicono in coro gli amministratori che, da tre anni, stanno cercando di far decollare l'ambizioso progetto destinato a cambiare il volto di Pian di Poma e a proiettare Sanremo in una nuova dimensione. Già, perchè l'obiettivo è quello di trasformare lo squallido terrapieno in un polo di grande attrazione, capace tanto di assicurare presenze turistiche quanto di soddisfare le esigenze del movimento sportivo locale. Il piano d'azione è stato illustrato ieri dal consigliere incaricato Gian Maria Tinelli, dall'assessore Franco Erasmi (Territorio) e dalla 2a Commissione quasi al completo (col presidente Marco Gavino, c'erano Mario Badino, Onorato Lanza, «Puni» Raineri, Francesco Zoccali, e il funzionario Antonio Torcasso). Lo stesso organismo affronterà oggi l'argomento prima di passare il testimone al Consiglio, che deve deliberare gli mdinzzi per il varo definitivo del piano particolareggiato, affidato all'architetto Valter Cattaneo. «Dopo molte riunioni, siamo giunti alla determinazione che Pian di Poma deve avere'uno sviluppo turistico-sportivo», ha spiegato Tinelli. E l'ex sindaco Lanza ha aggiunto: «Oggi ci sono le condizioni tecniche e giuridiche per far decollare il progetto. Infatti, è stato approvato il piano della costa, che prevede l'inter- vento, mentre è in fase di realizzazione la scogliera di protezione del terrapieno. Una volta ultimata, si potrà finalmente intavolare la trattativa con il Demanio per l'acquisizione dell'intera area. La prima cosa da fare è però quella di avviare l'esproprio di Villa Helios (è nel perimetro di Pian di Poma), con il trasferimento della struttura sanitaria in un vicino terreno comunale. In caso contrario, si allungherà notevolmente l'iter della pratica». L'assessore Erasmi ha ribadito il «no» al Palafestival a Pian di Poma: «Abbiamo modificato gli indirizzi espressi nel '95 dall'allora commissario comunale Piccolo, perchè riteniamo che il palazzetto debba certamente essere polivalente ma con uso prevalentemente sportivo». Sciolto, poi, il nodo della pista di atletica leggera annessa al campo di calcio. Una soluzione che molti non vedevano di buon occhio. «Calcio e atletica dovran¬ no convivere - ha sottolineato Tinelli -. Fidai e Coni ci hanno garantito un ampio e proficuo uso della pista». Per Gavino, è anche necessario sfruttare a scopo turistico l'area che verrà presto liberata dai binari della ferrovia: «Insediandovi bar, ristoranti, negozi e altre attività verrebbe garantita una certa vitalità della zona anche nelle ore notturne». Resta il problema dei finanziamenti: l'operazione non costa meno di 100 miliardi. Una somma enorme, anche se l'Anuninistrazione ha intenzione di procedere a stralci, dando priorità al palasport. «Ci sono due strade: l'autofinanziamento, con possibilità di ottenere dal Credito Sportivo mutui a tasso agevolato fino al 75% della spesa, ola formula della concessione-gestione, che prevede il coinvolgimento delle società del bacino», spiega Lanza. Gianni Micaletto Il Comune vuole creare a Pian di Poma un polo di attrazione turistico-sportiva

Persone citate: Antonio Torcasso, Francesco Zoccali, Franco Erasmi, Marco Gavino, Mario Badino, Onorato Lanza, Valter Cattaneo

Luoghi citati: Sanremo