Si rifà il ponte Fs distrutto nel '96 dal Gesso in piena

Si rifà il ponte Fs distrutto nel '96 dal Gesso in piena Cuneo, in estate i cantieri a Borgo San Giuseppe Si rifà il ponte Fs distrutto nel '96 dal Gesso in piena CUNEO. Alle 14,40 dell'8 ottobre di due anni fa la furia del torrente Gesso «spezzò» il viadotto fs di Borgo San Giuseppe. Da allora la linea Cuneo-Mondovì è ko (il servizio è garantito con pullman). A 27 mesi dall'alluvione la Conferenza dei servizi per i danni causati dalla piena ha approvato in via definitiva il progetto per la ricostruzione del viadotto, crollato dieci minuti dopo il passaggio del treno, appena partito dalla stazione Cuneo Gesso. Il nuovo viadotto avrà tre arcate e sarà simile a quello adiacente stradale, ma leggermente più basso. Due piloni saranno nell'alveo del Gesso. I pilastri come sottolineano gli assessori all'Urbanistica e Ambiente, Mauro Mantelli e Elio Allario saranno ancorati a una profondità di 17 metri complessivi, sotto il livello delle acque. Anche le opere di testata saranno «protette» contro le erosioni. Il viadotto avrà una colorazione simile al sechine ghiaioso. Le opere, progettate da uno studio di Torino per conto delle Fs, inizieranno in estate. La spesa - già disponibile - è di 5 miliardi. Le Ferrovie si sono impegnate anche a garantire la sistemazione dell'alveo per un tratto di 250 metri a valle del ponte, contro i rischi di dighe naturali in caso di nuove piene. Parte determinante per la risoluzione della questione è stata la Provincia che ha seguito costantemente e con determinazione tutto l'iter e ha fatto numerose pressioni al dipartimento di protezione civile a Roma e direttamente con il sottosegretario Franco Barberi. «E' un risultato importante che sembrava inimmaginabile fino a qualche mese fa - spiega l'assessore provinciale ai Lavori pubblici Marco Botto -. Con l'approvazione definitiva ora si passa alla fase attuativa». [g. p. m.]

Persone citate: Elio Allario, Franco Barberi, Marco Botto, Mauro Mantelli

Luoghi citati: Cuneo, Roma, Torino