Napoli, barricate contro gli «genti

Napoli, barricate contro gli «genti Anche donne e ragazzi hanno lanciato oggetti per coprire la ruga dei feriti Napoli, barricate contro gli «genti Rivolta a Ponticelli dopo l'agguato di camorra NAPOLI. La camorra spara e uccide, e nel rione si scatena la rivolta. La gente non si ribella alla violenza dei clan, bensì alla polizia intervenuta per svolgere le prime indagini. Sugli agenti sono piovuti sassi, bastoni, masserizie, spazzatura. Per ripristinare l'ordine sono intervenuti rinforzi in assetto anti-sommossa. E' stato accompagnato da scene di guerriglia urbana l'ultimo agguato dei clan che ieri sera al rione De Gasperi di Ponticelli, all'estrema periferia orientale della città, ha lasciato sul terreno Vincenzo Stefanelli, pregiudicato di 26 anni, mentre altre tre persone, tutte con precedenti penali, sono rimaste ferite alle gambe. L'inferno si è scatenato alle 18,30, quando nella piazza principale del rione - un agglomerato di case popolari a forte densità malavitosa - giunge l'auto dei sicari, che aprono il fuoco vicino a un circolo ricreativo. Stefanelli è colpito a morte. I proiettili raggiungono alle gambe Francesco Toscanino, 66 anni, vecchia conoscenza delle forze dell'ordine, Vincenzo Cece, 29 anni, e un altro giovane di cui si pentono le tracce (sembra si sia fatto medicare in ospedale da dove si sarebbe poi subito allontanato). L'agguato avrebbe avuto come obiettivo gli esponenti del clan Sarno, che qui esercita un ferreo controllo sul territorio. Quando nel giro di pochi minuti giungono le prime pattuglie, trovano un'accoglienza brutale. I poliziotti devono difendersi dal fitto lancio di oggetti che sfiorano gli agenti e danneggiano le Volanti- All'aggressione partecipano anche donne e bambini. Scene identiche si vivono anche all'ospedale «Villa Befania», dove vengono portati i due feriti. Parenti e amici non vogliono che i poliziotti li interroghino, e anche in questo caso solo l'invio di rinforzi consente agli investigatori di entrare in ospedale e raccogliere dai feriti le prime notizie sull'agguato. Le ragioni della rivolta sarebbero diverse. Innanzitutto il tentativo di coprire la fuga del giovane ferito e una vecchia storia, ovvero l'iniziativa delle forze deU'ordine che quattro anni fa decisero di abbattere un muro abusivo che ostacolava l'ingresso nel rione. Quel muro serviva soprattutto agli uomini del clan per difendersi dalle probabili incursioni degli avversari. Non sentendosi più protetti, i camorristi, spiegano in questura, hanno covato a lungo un violento rancore nei confronti della polizia che, riportando la legalità nella zona, ha poi esposto i Sarno alle rappresaglie. Enzo La Penna Il rione Ponticelli, teatro ieri di una rivolta della folla contro la pplizia I

Persone citate: Francesco Toscanino, Vincenzo Cece, Vincenzo Stefanelli

Luoghi citati: Napoli