Genova, scippatore ali anni di Fabio Pozzo

Genova, scippatore ali anni Nel capoluogo la microcriminalità parla sempre di più idioma straniero Genova, scippatore ali anni Clandestino romeno bloccato in via Venti GENOVA. Genova come Milano? Dove la microcriminalità parla una lingua straniera? I dati statistici diffusi dalla Questura sugli interventi nel centro storico parlano da soli: su 559 arresti, 405 riguardano extracomunitari. Ma non ci sono soltanto i «vicoli», e l'aridità della statistica. Per farsi un'idea del volto ormai nemmeno più tanto nascosto del capoluogo ligure, può essere sufficiente la visione dei «mattinali» - il resoconto degli interventi, delle segnalazioni - redatti da carabinieri e polizia e relativi ad un fine settimana invernale qualsiasi. Ad esempio, quello appena trascorso. Ecco cosa è successo. LARGO PERTINI. Due nomadi bosniache di 13 anni rubano il portafogli a una genovese di 32 anni, su un autobus di linea. I carabinieri hanno segnalato le ragazzine al tribunale dei minori e le hanno riconsegnate ai genitori, presso il campo nomadi di via dei Pese siti ori VIA «VENTI». Un romeno di 11 anni, clandestino, scippa il telefonino cellulare a una casalinga di 54 anni. E' stato bloccato da un carabiniere in borghese, segnalato al tribunale dei minori e affidato ad un centro di prima accoglienza. VIA TOSELLI. Una zingara di 15 anni, domiciliata presso il campo nomadi di via Adamoli, scippa la borsa ad una impiegata di 52 anni. E' stata fermata da un carabiniere e denunciata a piede libero per furto aggravato. La refurtiva, un portafogli con centomila, è stata restituita alla proprietaria. VIA GRAMSCI. Una pattuglia di agenti in servizio nel centro storico nota tre volti sospetti su una Honda Accord con targa straniera. Viene intimato l'alt, l'auto schizza via. Scatta l'in¬ seguimento, la Honda viene fermata all'altezza di piazza Cavour. Sopra ci sono tre rumeni, senza documenti (nemmeno la patente), clandestini. Nel bagagliaio dell'auto c'è una montagna di generi alimentari: formaggi, pinoli, funghi e altro bendidio. Risulterà rubato a Parma e Modena. I tre rumeni sono stati sottoposti a fermo giudiziario, con l'accusa di ricettazione. La merce è stata devoluta ai frati. CORSO TORINO. Gli agenti di una pattuglia della volante notano una luce accesa all'interno di una autoscuola. C'è anche un vetro rotto. I poliziotti entrano, bloccano un cileno di 30 anni. Questi cerca di scappare, c'è una collutazione. Due agenti riportano ferite guaribili in 7 giorni. L'extracomunitario è finito in carcere a Marassi. ZONA DINEGRO. I vigilantes di un supermercato bloccano un tunisino di 30 anni, che ha rubato generi alimentari. Arriva una volante. I poliziotti fanno un controllo. Viene fuori che lo stesso tunisino, ma sotto altro nome (è la prassi, tanti extracomunitari forniscono identità diverse, si nascondono dietro gli «alias» per sgaiattolare tra le maglie della burocrazia italiana) ha pendente un ordine di costodia cautelare emesso dal gip di Genova per reati contro il patrimonio. E' stato rinchiuso a Marassi. GLI ALTRI INTERVENTI. Sono soltanto due quelli che non riguardano extracomunitari. Uno in via Bobbio, dove i carabinieri hanno arrestato A.M., genovese di 21 anni, con l'accusa di aver rubato il portafogli di un avventore di una pizzeria. L'altro in via Mantova, dove i militari hanno denunciato F.N., di 29 anni, per molestie all'ex convivente. Fabio Pozzo Controlli dei carabinieri nei vicoli del centro storico genovese

Luoghi citati: Genova, Milano, Modena, Parma