Asti chiede a Montpellier i volumi di Vittorio Alfieri

Asti chiede a Montpellier i volumi di Vittorio Alfieri Celebrazioni per i 250 anni della nascita del poeta Asti chiede a Montpellier i volumi di Vittorio Alfieri ASTI. Lo scrisse Vittorio Alfierei nel sonetto «Asti antiqua città che a me già desti la culla e non darai (pare) la tomba» (morì infatti a Firenze dove è sepolto in Santa Croce, nel 1803). Scrisse di voler donare tutti i suoi libri ad Asti in segno di «filial tributo». Ma la ricca biblioteca del poeta, manoscritti, testi, bozze si è dispersa. Il nucleo principale è finito a Montpellier. E ora nel 250° anniversario della nascita dell'Alfieri, Asti vorrebbe poter tornare in possesso di quanto promessole dal trageda. Lo ha ricordato sabato il sindaco della città, Luigi Florio, durante la cerimonia di apertura delle celebrazioni. «Almeno una parte e anche solo per un certo periodo, ma quei libri ad Asti devono tornare» ha detto Florio, che è europarlamentare e porterà il caso a Bruxelles. La casa natale del poeta, sede del Centro nazionale di studi alfieriani, è inagibile da tempo, così come si aspetta per la primavera la ripresa dei lavori di ristrutturazione del teatro Alfieri, chiuso ormai da vent'anni. Lo ha ricordato Paolo Conte, che ha ricevuto sabato il premio «Alfieri». Un riconoscimento che da quest'anno andrà agli astigiani che abbiano fatto conoscere nel mondo il nome della città. «Asti deve riavere il suo teatro, il suo luogo di magìa. Io iniziai a frequentarlo da studente. Ci portavano con le scuole. Per noi ginnasiali le tragedie di Alfieri erano un tormento. Ho imparato a conoscerlo e capirlo dopo». Le celebrazioni non hanno risolto il dilemma della data esatta di nascita: dai documenti risulta il 16 gennaio 1749, (lo stesso anno di Goethe) ma l'Alfieri nella sua autobiografia cita il 17. Per non sbagliare, sabato si sono aperte le celebrazioni e ieri, in San Secondo, si è tenuto un concerto con musiche ispirate alle opere alfieriane. [s. mir.]

Persone citate: Luigi Florio, Paolo Conte, Vittorio Alfieri

Luoghi citati: Asti, Bruxelles, Firenze