Batigol vale mezzo scudetto

Batigol vale mezzo scudetto Cresce la Lazio che agguanta gli emiliani dietro la Fiorentina campione d'inverno Batigol vale mezzo scudetto E una magia di Mancini strega il Parma PARMA ■ L fucile di Batistuta e il tacI co di Mancini consacrano la Fiorentina campione d'inverno al giro di boa. La squadra del Trap spegne a fatica i falò accesi dal Cagliari, la Lazio sculaccia il Parma al Tardini (3-1) e lo aggancia al secondo posto, infilando, così, la sesta vittoria consecutiva. Non perdono terreno Milan e Roma, si sgonfia l'Inter a Bologna. Dell'invenzione di Roberto Mancini si parlerà per secoli. Salas, Mancini, Vieri a Parma, Batistuta ed Edmundo a Firenze: alla faccia degli schemi. Per Malesani, è una brutta botta, non solo il primo ko interno. Gabriel Batistuta: 17 reti in diciassette partite. Tutta la Juventus: 18. La Fiorentina è prima, la Juventus nona: Marcello Lippi non può essere diventato scemo all'improvviso. Usiamo la parabola del buon cannoniere per spiegare la classifica, per dare un senso alla rivoluzione d'inverno, per sottolineare la resa, ufficiale, dei campioni in carica. Dopo la mortificante sbandata di Roma, Giovanni Trapattoni aveva lavato hi pubblico i panni sporchi della squadra, spronando tutti, da Rui Costa a Edmundo, i più riottosi, ad assumersi le proprie responsabilità. Non è stato facile domare il Cagliari, grande per un'ora, da 1 -0 a 1 -2, e poi, espulso Zanetti, alla mercé dei solisti viola. Le parate di Toldo, la tripletta di Batistuta, lo squillo di Edmundo firmano un successo che non ha prezzo, se pensiamo alla tempestosa vigilia e agli inquietanti scenari che si stavano disegnando. La Fiorentina è sempre stata in testa, tranne il 1° novembre, quando venne scalzata dalla Juventus. Il suo primato, lo ha costruito in casa: nove gare, nove vittorie. Rispetto alla scorsa stagione, ha otto punti in più. Non sono pochi. Ma in trasferta, dove non vince dal 26 settembre, deve migliorare. Da Parma a Bologna, la «nuova» Inter di Lucescu incassa la seconda sconfitta di fila lontano dalla sua tana. Come era logico sospettare, il «set» strappato al Venezia mascherava una realtà tutt'altro che allegra. Sfortunati sono gli episodi (rigore dubbio di Galante, autogol di Bergomi), non il risultato, introdotto da Beppe Signori e ribadito da un mediocre secondo tempo. Sotto al tridente, c'è una difesa in perenne affanno. Ronaldo, problemi al ginocchio, andava sostituito. Fa notizia la sua ammonizione. Baggio, lui, scheggia un palo e viene cervelloticamente tolto all'86'. E adesso, per favore, tutti in processione da Batigol e dal Mancio. Roberto Beccantini I VIOLA IN TESTA AL GIRO DI BOA FIORENTINA 35 PARMA 32 LAZIO 32 MILAN 30 ROMA 27 INTER 27 BOLOGNA 25 BARI 25 JUVENTUS 24 BATISTUTA A QUOTA 17. Media di un gol a partita per il go'eador viola alla fine dell'andata, senza tirare rigori; meglio di lui Signori nella Lazio '92-'93, 17 gol in 1 6 partite ma con tre rigori; il record è di Angelillo (Inter) con 21 gol nel '58-'59. MERCOLEDÌ' RECUPERO. Alle 14,30 si gioca Venezia-Empoli, sospesa per nebbia alla 15c' giornata. 7 Batistuta ha gran parte del merito se i viola sono in testa: ieri la partita col Cagliari si era messa male (2-1 per i sardi) ma l'argentino è stato decisivo con la seconda tripletta stagionale

Persone citate: Beppe Signori, Gabriel Batistuta, Giovanni Trapattoni, Marcello Lippi, Roberto Beccantini, Roberto Mancini