Trentanni di scelte pubbliche e private

Trentanni di scelte pubbliche e private ALLA GAM ECONOMIA E CULTURA Trentanni di scelte pubbliche e private Venerdì 15 gennaio alle ore 21, alla Galleria d'Arte Moderna di corso Galileo Ferraris 30, per il ciclo «Produrre cultura e politiche a Torino», incontro su «La cultura economica: tra mercato, società e istituzioni», organizzato dalla Fondazione Istituto Piemontese Antonio Gramsci. Tel. 011/839.54.02. OMINATO dalla figura, storica e simbolica, di Luigi Einaudi, il mondo torinese degli studi economici ha rappresentato nel dopoguerra, secondo gli osservatori, una risorsa di modernizzazione nel governo del Paese, che si è espressa anche nei ruoli istituzionali svolti da alcuni economisti torinesi. E' questa l'idea che ispira il quarto appuntamento del ciclo «Produrre cultura e politiche a Torino», organizzato dalla Fondazione Istituto Antonio Gramsci. Le esperienze professionali degli stessi «testimoni», invitati alla conferenza, rispecchiano in parte il peso pubblico che ha avuto negli ultimi trent'anni la cultura economica coltivata ed espressa nella nostra città. L'ex ministro socialista Franco Reviglio è senza dubbio la figura che ha coperto gli incarichi pubblici più importanti: presidente dell'Eni per sei anni (1983-1989), è stato quattro volte responsabile di un dicastero economico: alle Finanze nel '79'81, al Mezzogiorno nel 1992, al Bilancio nel '92-'93, di nuovo alle Finanze nello stesso '93. Attualmente si dedica all'attività accademica, come direttore del Dipartimento di economia dell'Università di Torino. Franco Bernabò, dopo le esperienze di ricercatore e docente (a Torino e a Milano), è stato amministratore delegato dell'Eni, anch'egli per sei anni (1992-1998) e dal novembre scorso è passato alla Telecom. Terenzio Cozzi, ordinario di Economia politica a Torino, è considerato un'autorità nel campo delle banche. Mario Deaglio, anch'egli titolare della cattedra di Economia politica, è stato direttore del Sole-24 Ore ed è editorialista della Stampa. Se si passa dalle storie personali alla storia politica e istituzionale, l'impressione è quella di una visione economica, soprattutto nel campo della scienza applicata, saldamente fondata su caratteri torinesi: le regole dell'efficienza, la capacità progettuale, la correttezza amministrativa, con una attenzione per il contesto sociale in cui operano i meccanismi economici. I tre testimoni dovranno confrontarsi con Domenico Siniscalco, docente di Economia politica e direttore della Fondazione Mattei, al quale è stata affidata la relazione introduttiva che, come di consueto, metterà a fuoco diretto, all'interno ovviamente di una prospettiva personale, l'evoluzione e gli effetti della cultura economica torinese nel corso di trent'anni. [a. p.].

Persone citate: Domenico Siniscalco, Franco Bernabò, Franco Reviglio, Luigi Einaudi, Mario Deaglio, Terenzio Cozzi

Luoghi citati: Milano, Torino