Le vetture del Biscione
Le vetture del Biscione Le vetture del Biscione Con la macchina di Giovanardi tre «sorelle» cariche di successi SAVONA. Automobili e Sportivo dell'Anno, un legame che si rafforza, e anche quest'anno lo fa nel segno della miglior tradizione italiana. L'edizione dello scorso anno della nostra manifestazione ha portato fortuna all'Alfa Romeo, che ha trionfato nel campionato italiano superturismo con la 156. La vettura di Arese affianca così al successo commerciale le vittorie in pista. E' stato Fabrizio Giovanardi a laurearsi campione, mettendo in riga avversarie come Bmw e Audi. La rossa 156 di Giovanardi, dunque, farà mostra di sè in piazza Diaz. Ma non è tutto. Fiat Auto Corse, per celebrare l'ultimo successo, invierà a Savona alcune delle due macchine più prestigiose dell'Alfa, che certamente faranno luccicare gli occhi agli appassionati di mezza età e riporteranno i più giovani a una splendida stagione dell'automobilismo sportivo italiano. Vediamo quali sono, dunque, queste vetture, anche perchè è quasi impossibile poterle ammirare tutte assieme fuori dal museo storico della marca del biscione. In piazza Diaz, assieme alla 156 da competizione, ci saranno la Giulia TZ1 del 1963, la Giulia GTAm 1750 del 1967 e la mitica 33 Daytona del 1967. La Giulia TZ1 (la sigla significa Tubolare Zagato) è caratterizzata dalla coda tronca, ha il telaio a traliccio di tubi e un motore particolarmente potente. Ha ottenuto un'incredibile serie di vittorie, di categoria o assolute: Targa Florio, 12 Ore si Sebring, 24 Ore di Le Mans, Coppa delle Alpi, Tour de Corse.. La Giulia GTAm (derivata da una delle vetture sportive più popolari del tempo, la siglia significa Gt Alleggerita modificata) venne progettata dall'Autodelta, allora reparto sportivo dell'Alfa, per partecipare al La casa con 4 tra pre pa di Arese modelli sente sato campionato europeo, che vinse regolarmente con la coppia Facetti-Hezemans. Ha vistosi parafanghi allargati, è senza paraurti e venne fabbricata con molti elementi in plastica e vetri in plexigas. Fu prodotta prima con un motore di 1750 ce di cilindrata, portato in seguito a 2000. I successi delle varie versioni sportive della 33 non si contano: fu anche campione del mondo marche. La 33 Daytona, motore posteriore 8 cilindri a V di 1995 ce, fu curata in modo maniacale anche dal punto di vista aerodinamico. Tra le altre gare, vinse nel 1968 la classifica di categoria della 24 Ore di Daytona con Vaccarella e Schutz (il nome le deriva proprio da questo successo) e nel 1969 la Targa Florio con Finto e Alberti. Infine ecco la 156 Superturismo. 1995 di cilindrata, derivata dal modello di serie, ha consentito a Fabrizio Giovanardi di battere Bmw e Audi, e a Nicola Larini di classificarsi ai terzo posto. Spiega Benigno Bartoletti, responsabile dei programmi sportivi di Fiat Auto Corse: «Per noi la prima stagione di gare con la 156 si presentava particolarmente impegnativa. Nonostante l'auto fosse tutta nuova, siamo riusciti a svilupparla al meglio durante la stagione e a centrare il primo posto. Saremo in pista anche nel 1999, e abbiamo già confermato i nostri due piloti Giovanardi e Larini. E correremo ancora per vincere». Per la presenza di queste quattro vetture allo Sportivo dell'Anno (ma ci saranno altre sorprese...), gli organizzatori ringraziano in modo particolare Fiat Auto Corse e il Museo storico dell'Alfa Romeo di Arese. Un grazie anche all'organizzazione Alfa Romeo di Savona con la concessionaria Rossostile ed Elio Servizio Auto di zona Paip. [n. d. m.] La casa di Arese con 4 modelli tra presente e passato
Persone citate: Benigno Bartoletti, Fabrizio Giovanardi, Nicola Larini, Targa Florio
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