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Giovenale Bottini, sindaco di Sanremo, è scettico sulle recenti deliberazioni governative IMPERIA Berto: «Possiamo dare un utile contributo» IMPERIA. Difficile trovare il sindaco Davide Berio. Tra una riunione e l'altra, l'ultima possibilità è affidata al cellulare. Ed è al telefono, in mezzo alla strada piena di gente e di auto rumorose, che il primo cittadino di Imperia, ds, commenta la proposta del consiglio dei ministri di istituire la figura di un supersindaco che affianchi prefetto e questore nelle decisioni sull'ordine pubblico. Che cosa pensa della proposta del Governo? Sono d'accordo che i sindaci siano coinvolti sui problemi dell'ordine pubblico. Sono loro ad avere il polso della situazione e quindi possono fornire indicazioni utili e precise. Quindi sì alla figura del sindaco-sceriffo? Assolutamente no. Gli sceriffi restino nel Far-West. I miglioramenti si possono avere solamente con atti democratici. Cioè? Atti concreti, che abbiano efficacia pratica, ma che non rivestano carattere autoritario. Criminalità spesso fa rima con immigrazione clandestina. Qual è la sua ricetta per sconfiggere questa piaga? Lei è per la tolleranza o tolleranza-zero? Intanto non bisogna fare di tutte le erbe un fascio. Tolleranza? Fa parte dei valori dell'uomo, tutti debbono esere trattati con rispetto. E' ovvio che nel caso specifico prima è necessario salvaguardare i posti di lavoro e dare sicurezza ai nostri cittadini. Ma c'è da sottolineare che se le frontiere sono aperte dobbiamo trovare occupazione anche porgli immigrati. Anche gli irregolari? Evidentemente no. Ma non li possiamo prendere a calci nel sedere. Noi, in fin dei conti, abbiamo bisogno di questa gente. Dove? In campagna, per esempio. Abbiamo interi settori da salvaguardare e per certi lavori manca la mano d'opera. Prostituzione, racket, immigrazione clandestina. Come può intervenire il supersindaco? L'ho già detto, possiamo e dobbiamo dare il nostro contributo. Debbo dire che io sono stato invitato più volte dal prefetto per discutere di questioni di ordine pubblico. Ma, se un'indicazione si deve dare, è quella di creare per gli immigrati punti d'accoglienza immediata. E poi devono essere messi in condizioni di tornare nei loro Paesi. Si cercherà di coinvolgere di più i vigili urbani. Ma da noi sono davvero pochi... Sì, ma non possiamo pensare che sarà sempre così. Sono pochi ma aumenteranno. Imperia è ancora un'isola felice? Sì, le cose vanno bene, tutto è nel limite della tollerabilità. Ma non bisogna abbassare la guardia se non vogliamo finire come Sanremo e Ventimiglia. I Giulio Geluardi ■ ■ V"'". - .: ,