In un istituto di Foggia venivano depositate le schede vincenti e smistati guadagni. S'indaga anche a Fano

In un istituto di Foggia venivano depositate le schede vincenti e smistati guadagni. S'indaga anche a Fano In un istituto di Foggia venivano depositate le schede vincenti e smistati guadagni. S'indaga anche a Fano Truffa al lotto, spunta una banca Ma l'inchiesta non frena la corsa al gioco MILANO. Parlano e ammettono i primi vincitori che hanno beneficiato delle estrazioni del Lotto truccate sulla ruota di Milano e «parlano» anche i tabulati con l'elenco di tutte le vincite negli anni 1995-97 sulla stessa ruota. Si apprestano a parlare e ad ammettere anche alcuni dei giovani pugliesi arrestati nella prima fase dell'indagine «Dea bendata» con l'accusa di tentata estorsione. L'inchiesta della procura di Monza e del commissariato di Cinisello Balsamo sta accelerando grazie a nuovi riscontri che arrivano sia dal carcere sia dall'esterno. La polizia di Cinisello ha individuato e interrogato un paio di persone che, negli anni scorsi, misero a segno vincite sulla ruota di Milano grazie a «soffiate» partite dal dipendente dell'Intendenza di finanza Giuseppe Aliberti, l'ideatore del trucco, poi divenuto il principale accusatore. I vincitori hanno ammesso di aver vinto grazie alle segnalazioni. Alcune centinaia di miMoni sono stati individuati e sequestrati su un conto bancario di Giorgio Raggi, uno degli impiegati dell'Intendenza arrestati. Raggi era stato interrogato l'altro ieri in carcere ed aveva ammesso le proprie responsabilità. Nel corso di ninnerosi accertamenti in istituti di credito di Foggia la squadra mobile ha individuato un conto corrente «di transito» su cui venivano depositate le schede vincenti in attesa che vi fossero accreditate le vincite. Successivamente - è stato accertato - il denaro vinto veniva trasferito su altri conti. La squadra mobile avrebbe accertato che il conto veniva utilizzato da alcune delle persone foggiane coinvolte nella truffa. Nei verbali degli interrogatori in carcere ai due impiegati dell'Intendenza Maddalena Vilella e Giorgio Raggi e del vigile urbano Francesco Curatoli, ascoltati l'altro ieri dal gip Giuseppe Airò, sono molte le dichia- razioni che descrivono Aliberti come il vero protagonista dell'intera vicenda. Affermazioni che puntano a smontare l'immagine che l'impiegato-pentito ha cercato di dare di sè come dell'inventore di un «gioco» .divenuto più grande di lui e sfuggito al suo controllo. Gli affondi più pesanti sono arrivati da Curatoli, che ha accusato tra l'altro Aliberti di aver preteso «una percentuale del 10%» (il vigile l'ha paragonata ad una tangente) su ogni vincita legata ai numeri da lui suggeriti. Anche per Vilella e Raggi il meccanismo ruotava tutt'intorno ad Aliberti. Sempre secondo le accuse che arrivano dal carcere, Aliberti non po¬ teva giocare in prima persona i numeri che provvedeva a far estrarre ai bambini, per non destare sospetti, ed aveva c^iindi bisogno di sempre più persone da far vincere: a tutte avrebbe chiesto la «tangente». Aliberti, il diretto interessato, contmua intanto a rifiutare contatti con i giornalisti: da ieri lui e la moglie non sono più nella loro casa di Cinisello Balsamo e anche l'avvocato Bertolini afferma di non sapere dove si trovino. L'inchiesta coinvolge dunque altri indagati e, nel contempo, e si estende ad altre città, dove erano avvenute vincite sospette. Anche se la procura di Monza smentisce non si esclude che sia stato comunque iscritto nel registro degli indagati un superiore di Giuseppe Aliberti Nel Foggiano gli agenti della squadra mobile hanno eseguito nei giorni scorsi perquisizioni e sequestri. In particolare sono stati controllati dalla polizia, quattro conti correnti bancari e sequestrati 300 milioni di lue. Inoltre sono state compiute una decina di perquisizioni nelle abitazioni di alcuni dei foggiani coinvolti nella vicenda delle vincite. Sono due in provincia di Foggia le vincite milionarie realizzate al Lotto a febbraio dello scorso anno. Una vincita di 740 milioni era stata realizzata in una ricevitoria cittadina mentre una seconda era stata segnalata a Manfredonia, per un ammontare di oltre 400 milioni di lire. E sulle vincite del Lotto «scende in campo» anche la procura di Roma. Al vaglio del procuratore capo Salvatore Vecchione, c'è l'esposto-denuncia dell'Adusbef, l'associazione per la difesa dei consumatori. Il suo presidente, Elio Lannutti, ha chiesto di accertare se siano regolari le estrazioni sulla ruota di Roma e di scoprire se è vero che esistono palline dal diverso peso specifico che sarebbero destinate a depositarsi in un punto ben preciso del cesto di metallo. ls. mas.] Secondo il racconto dei pentiti l'impiegato che aveva ideato la truffa sulla ruota di Milano pretendeva il dieci per cento sulle vincite realizzate grazie ai suoi suggerimenti La procura di Monza smentisce che sia indagato un dirigente dell'Intendenza di Milano Nonostante lo scandalo, sono aumentate del venti per cento le puntate ai botteghini

Persone citate: Elio Lannutti, Francesco Curatoli, Giorgio Raggi, Giuseppe Airò, Giuseppe Aliberti, Maddalena Vilella, Salvatore Vecchione