Hyde chiede lo festa di Clinton

Hyde chiede lo festa di Clinton Impeachment Hyde chiede lo festa di Clinton WASHINGTON. Bill Clinton va deposto perché altrimenti «il danno alla presidenza sarà profondo e forse permanente». Così Henry Hyde, il deputato dell'Illinois che guida il collegio d'accusa, ha chiuso la requisitoria contro il Presidente. La terza e ultima giornata è stata la migliore, per l'accusa. Il primo e il secondo giorno Hyde e i suoi colleghi si erano limitati a una monotona esposizione di fatti già noti, senza portare aicun elemento nuovo capace di dimostrare in maniera diretta e risolutiva che il Presidente commise spergiuro e ostruzione di giustizia nel tentativo di occultare il suo legame con Monica Lewinsky. Ma ieri è stato diverso. L'accusa ha lasciato perdere i fatti specifici per concentrarsi invece sull'insieme della vicenda e sui danni già inferii alla presidenza e alla credibilità di Clinton. «Non dimentichiamoci che la presidenza siamo noi», ha detto commosso il deputato George Gekas. «La presidenza è l'America. Una carica che veneriamo». Per questo, ha aggiunto il deputato Lindsey Graham ai senatori, «è giunto il momento di purificarla. Abbiamo un vicepresidente pronto a succedergli. Facciamolo entrare. Sarà difficile, anche perché vi stiamo chiedendo di rimuovere un Presidente popolare. Ma ce la faremo». Il Presidente ieri si è chiuso alla Casa Bianca per lavorare al discorso sullo stato dell'Unione che pronuncerà martedì. «Questo non è un presidente che nel suo settimo anno guarda all'indietro. E' un presidente che guarda avanti», ha spiegato una portavoce della Casa Bianca, Ann Lewis. [a. d. r.l

Persone citate: Bill Clinton, Clinton Washington, George Gekas, Henry Hyde, Lindsey Graham, Monica Lewinsky