Belgio, farmaco sbagliato uccide due neonati

Belgio, farmaco sbagliato uccide due neonati L'azienda produttrice tedesca ha ritirato il prodotto dal mercato, ma in tutta Europa è allarme Belgio, farmaco sbagliato uccide due neonati Invece di glucosio le fialette contenevano cloruro di potassio BRUXELLES. Costernazione alla Clinica Universitaria di Lovanio, alle porte di Bruxelles, dove due neonati sono morti non per malasanità, sembra, ma per un errore sull'etichettatura del farmaco che i medici hanno loro somministrato. Ora è allarme in tutta Europa in quanto non si esclude che il prodotto mal etichettato possa essere stato esportato anche in altri Paesi dell'Unione europea. «Le autorità sanitarie dei Quindici sono state allertate» ha detto una responsabile del ministero della sanità belga, precisando che il farmaco che porta un errore nell'etichetta è prodotto dalla società tedesca Braun, in imballaggi Mini-Plasco da 10 millilitri, e fa parte della partita numero 97H21C. Mentre tutta l'Europa è stata messa in allarme, in Belgio è ancora sotto shock il pediatra che questa notte ha visto morire tra le sue mani per arresto cardiaco un piccolo nato prematuro, subito dopo avergli somministrato una soluzione di glucosio, come indicava l'etichetta, mentre si trattava in realtà di cloruro di potassio, un sale che a forti dosi può essere fatale per i neonati. Due giorni prima un altro piccolo aveva perso la vita a poche ore dalla nascita senza una spiegazione plausibile, e le ricerche erano ancora in corso. Questa volta però i medici hanno immediatamente collegato i due decessi, ed un'autopsia ha evitato nuovi drammi. I genitori dei piccoli che hanno perso la vita sono seguiti da personale medico specializzato, mentre la magistratura di Lovanio ha aperto un'inchiesta giudiziaria ascoltando il personale ospedaliero e l'importatore belga dei prodotti sotto accusa. Alla sede della società tedesca si cerca intanto di individuare in che quantità questi prodotti siano stati distribuiti e in quali altri Paesi. La ditta farmaceutica ha annunciato ieri l'immediato ritiro dal mercato di tutte le ampolle di glucosio, sospettate di essere all'origine dei decessi. In un comunicato diffuso in serata la società, che ha sede a Melsungen (Assia), ha precisato che 135 mila delle ampolle incriminate erano state immesse sul mercato in Germania e in Belgio nel settembre 1997. «Trattandosi di un prodotto di uso molto corrente, si può ritenere che lo stock messo sul mercato nel '97 sia stato largamente già smaltito», aggiunge il comunicato. Il ministro della sanità belga Marcel Colla ha comunque assicurato che tutto è stato fatto per prevenire altri drammi. Una linea telefonica è stata attivata per chi desideri avere informazioni, mentre a coloro che hanno in casa fiale di glucosio al 5% viene chiesto di consegnarle alle autorità sanitarie per poterle analizzare. [Ansai

Persone citate: Marcel Colla

Luoghi citati: Belgio, Bruxelles, Germania